L’analisi dell’Università di Trento – in collaborazione con il Policlinico San Matteo e l’Università di Pavia, l’Università di Udine e il Politecnico di Milano – sottolinea che le restrizioni “possono contenere i contagi anche senza vaccini, e restano fondamentali nella prima fase della campagna vaccinale per ridurre costi sanitari e decessi”.
Secondo gli esperti, allentando le misure il rischio è di avere “altri 50mila morti” entro gennaio 2022, che salirebbero “a 90mila con vaccinazioni lente”.
Il modello dello studio “prevede che, da aprile 2021 a gennaio 2022, in uno scenario senza lancio del vaccino e con interventi non farmacologici deboli (R0 1,27), potrebbero verificarsi 298mila morti associati a Covid. Tuttavia, l’implementazione rapida della vaccinazione potrebbe ridurre la mortalità a 51mila morti. Attuando misure sociali restrittive (R0 0,9) si potrebbero ridurre i morti Covid a 30mila senza vaccinazioni e a 18mila con una rapida introduzione dei vaccini”.
Queste ipotesi, ovviamente, non tengono conto del fatto che i vaccini potrebbero non funzionare. O, peggio, selezionare varianti resistenti.
Quando e come riaprire in sicurezza: su @NatureMedicine la nostra analisi degli scenari che attendono l’ #Italia. “Despite progress in clinical care for patients with #COVID19, population-wide interventions are still crucial to manage the pandemic”. 1/n https://t.co/Z0PEyJXmte pic.twitter.com/hUNAdSSxeh
— Giuseppe De Nicolao (@Giuseppednc) April 16, 2021
speriamo siano 50 000 000 così tutti i coglioni vaccinati CREPANO e si tolgono dai COGLIONI!