Nasce la Superlega ‘americana’: l’annuncio congiunto delle 12 (15) fondatrici

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La Superlega diventa realtà: 12 club, tra i quali Juventus, Milan e Inter, hanno annunciato ufficialmente la creazione della Superlega Europea, con un comunicato congiunto.

“Dodici prestigiosi club europei di calcio hanno annunciato oggi congiuntamente un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai Club Fondatori.

AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur hanno tutti aderito in qualità di Club Fondatori. È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile.

In futuro, i Club Fondatori auspicano l’avvio di consultazioni con UEFA e FIFA al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso.

La creazione della Super League arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l’instabilità dell’attuale modello economico del calcio europeo. Inoltre, già da diversi anni, i Club Fondatori si sono posti l’obiettivo di migliorare la qualità e l’intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente.

La pandemia ha evidenziato la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell’intera piramide calcistica europea. In questi ultimi mesi ha avuto luogo un ampio dialogo con gli stakeholders del calcio riguardo al futuro formato delle competizioni europee. I Club Fondatori credono che le misure proposte a seguito di questi colloqui non rappresentino una soluzione per le questioni fondamentali, tra cui la necessità di offrire parti aggiuntive per l’intera piramide calcistica”.

La transizione dallo sport al business di tipo americano, nel più spregevole del senso, è conclusa. Era inevitabile.

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Sia chiaro, la reazione degli organismi del calcio attuale – Uefa e Fifa – non dipende dall’amore verso lo sport, quanto, piuttosto, dalla loro perdita di potere come gestori del business. I padroni delle società hanno fatto fuori gli intermediari che nello sport europeo sono le federazioni.

Le federazioni garantiscono una certa diffusione delle risorse anche alle realtà più piccole. Ma come tutti gli intermediari ‘trattengono’. Non a caso sono piene di politici che saltano da un ruolo all’altro.

Quindi, se questa è la fine del calcio come sport, l’inizio della fine è cominciato anni fa. Con stipendi fuori dalla realtà e squadre che di identità nazionale hanno ormai nulla.

Se avessimo degli Stati nazionali seri, dovrebbero imporre regole. Ma prima di tutto bisognerebbe uscire dalla Ue. Perché l’inizio della fine è stata la ‘legge Bosman’.

La nuova competizione prevede 20 club partecipanti di cui 15 Club Fondatori e un meccanismo di qualificazione per altre 5 squadre, che verranno selezionate ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente. Partite infrasettimanali con tutti i club partecipanti che continuano a competere nei loro rispettivi campionati nazionali, preservando il tradizionale calendario di incontri a livello nazionale che rimarrà il cuore delle competizioni tra club. Inizio ad agosto, con i club partecipanti suddivisi in due gironi da dieci squadre, che giocheranno sia in casa che in trasferta e con le prime tre classificate di ogni girone che si qualificheranno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e quinte classificate si affronteranno in una sfida andata e ritorno per i due restanti posti disponibili per i quarti di finale. Il formato a eliminazione diretta, giocato sia in casa che in trasferta, verrà utilizzato per raggiungere la finale a gara secca che sarà disputata alla fine di maggio in uno stadio neutrale.

Florentino Pérez, presidente del Real Madrid e primo presidente della Super League, ha dichiarato: “Aiuteremo il calcio ad ogni livello e lo porteremo ad occupare il posto che a ragione gli spetta nel mondo. Il calcio è l’unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai loro desideri”. Sostenendo la nuova lega europea, Andrea Agnelli, presidente della Juventus e vicepresidente della Super League, ha detto: “I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente”.

La ‘fanbase’. Per loro siete mucche da mungere. E’ l’ennesimo esempio di una società globale che va verso la concentrazione della ricchezza e la scomparsa delle classi medie, anche nel calcio.




7 pensieri su “Nasce la Superlega ‘americana’: l’annuncio congiunto delle 12 (15) fondatrici”

  1. Sento due ronzii: uno arriva dall’Inghilterra e sostiene che le partite di Champions League e Europa League siano state “sospese/cancellate”, ma mi sembra una cagata (viene da uno che tifa City). Vedremo.
    L’altro è qua in giro e se ci facesse il favore di donarsi integralmente ad una banca di organi saremmo tutti più felici.

    1. Spettacolo, volano gli stracci: le partite internazionali per ora non sono cancellate, ma le leghe nazionali minacciano di annullare i risultati sportivi dei sottoscrittori per quest’anno.

      Scudo all’Atalanta? Mi farei parecchie risate.

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