L’analisi della curva dei contagi da virus SarsCoV2 in Italia “negli ultimi giorni rivela segnali iniziali di frenata, probabilmente dovuta al ritorno alla didattica in presenza”. Lo indica l’analisi dei dati dei positivi al virus SarsCov2 fatta dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Dall’analisi emerge inoltre che, a dieci giorni dalle riaperture, in 11 delle 107 province italiane, l’incidenza dei positivi nell’ultima settimana superava la soglia della zona rossa, ossia 250 casi a settimana per 100.000 abitanti; altre 14 province superavano il valore 200. “Alla luce di questi dati – osserva Sebastiani – sarebbe opportuno che le riaperture avvenissero a fine maggio, quando avremo vaccinato in modo completo, ossia con entrambe le dosi, tutte le persone con 70 anni o più, che corrispondono all’86% della mortalità per Covid-19, salvando così almeno diecimila vite umane”. I segnali di frenata della discesa del contagio emergono in particolare “dall’analisi alle differenze percentuali settimanali della curva della percentuale dei positivi sui tamponi molecolari e della curva dell’incidenza di tutti i positivi”.

Fosse vero che per le riaperture muoiono 10.000 vecchiacci Draghi sarebbe un eroe, lo fanno santo subito.
Continuo a essere molto perplesso di fronte al lemma “casi”. Cosa intendono, con precisione, per “casi”, l’hanno mai esplicitato a tamburo battente con la stessa enfasi con la quale rullano quotidianamente i loro numeri allarmanti? Perché mi sa che tra i “casi” compresi in quei numeri ci sono un sacco di persone che in realtà stanno benissimo e che potrebbero tranquillamente essere escluse dalla campagna di terrorismo sanitario in corso (ne ho conosciute diverse, in questi mesi – persone risultate positive a un tampone di routine che in realtà non hanno mai sviluppato la malattia, malati “di carta”).
Ogni giorno di più mi sembra di essere l’androide di Blade Runner: “Vedo cose che voi umani…”. Qualcuno mi dia un pizzicotto.