Il presidente del Veneto, Luca Zaia, spinge per un passaporto vaccinale. “Finche’ non ci sarà un documento ufficiale imposto, deciso, si spererebbe, con la regia dell’Oms, in tutto il mondo, con un linguaggio unico – dice – noi veneti giremo con un foglietto scritto in italiano e inglese”.
“Io – ammette – starei nell’ambito del passaporto: chi ha un documento di viaggio deve avere apposto il timbro dell’avvenuta vaccinazione. Almeno che – ipotizza – non si decida di fare un passaporto vaccinale dove sono elencate tutte le somministrazioni fatte, la sua storia di prevenzione sanitaria. Come accade, anche se è brutto l’esempio, per gli animali. Ciò può accadere anche per la medicina”.
Chiedetelo ai clandestini che fate sbarcare il passaporto vaccinale.
Pentito di aver dato il voto a “capitan Findus” alle europee del 2019. Tornassi indietro nel tempo non andrei a votare.