Speranza chiude: “Forse riaperture a Maggio”. Salvini: “Lega chiede riaperture; stop da Pd e M5s”

Vox
Condividi!

“La Lega ha chiesto che i presidenti di Regione possano allentare le restrizioni, nelle zone dove i contagi sono sotto controllo, visto che possono inasprirle in presenza di dati preoccupanti. È un principio di autonomia, buonsenso e responsabilità, peraltro invocato anche da alcuni amministratori di centrosinistra. Purtroppo Pd e 5Stelle hanno bocciato il nostro emendamento. La Lega non cambia idea: le riaperture, seguendo ragionevolezza e dati scientifici, sono una priorità”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini che, intanto, non esce dal governo.

Vox

Poco prima Speranza aveva gelato gli aperturisti: “Lecito aspettarsele per maggio”. A dirlo è il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a Porta a Porta, questa sera su RaiUno, spiegando che “il decreto vigente dura fino al 30 aprile”. “Abbiamo bisogno di essere prudenti perché fare un passo un po’ più lungo può farci tornare indietro. La volontà di tutto il governo però va nella direzione di verificare settimana per settimana i dati del contagio e costruire una modalità che ci consenta di far ripartire una serie di attività ma senza correre rischi e di ripartire in sicurezza”. Alla domanda se possiamo aspettarci le riaperture nel mese di aprile, ha risposto “questo ce lo diranno i dati”.

Poi, ha avvisato che J&J andrà comunque usato.




5 pensieri su “Speranza chiude: “Forse riaperture a Maggio”. Salvini: “Lega chiede riaperture; stop da Pd e M5s””

  1. PER NON DIMENTICARE:

    Brescia, iniezioni letali ai malati Covid: «Così il medico liberava posti letto»

    ilmessaggero.it/italia/brescia_medico_montichiari_carlo_mosca_morte_pazienti_covid_farmaci_letali_pronto_soccorso_arrestato-5724411.html

    Ecco il testo:

    BRESCIA. All’ospedale di Montichiari, in provincia di Brescia, nella prima ondata di Covid arrivavano così tanti pazienti che i medici, come in tempo di guerra, erano costretti a scegliere chi salvare. Le corsie erano stracolme, «i malati dovevano essere lasciati a terra con la bombola di ossigeno». Il dottor Carlo Mosca, 47 anni, primario del pronto soccorso, faceva la spola tra i ricoverati e un appartamento preso in affitto in un residence, per non mettere il pericolo la figlia di sette anni. Un macigno di pensieri e angosce reso ancora più pesante dalle preoccupazioni per la famiglia. E alla fine qualcosa si è rotto. Il dottor Mosca, professionista irreprensibile e stimato, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso con un mix di farmaci due pazienti Covid, ma secondo la richiesta di custodia cautelare del pm gli omicidi sarebbero quattro e gli investigatori stanno approfondendo altri episodi.

I commenti sono chiusi.