E’ stata chiesta una pena di 8 anni a Imperia per Zied Yakoubi, 34 anni, tunisino, accusato di avere aggredito sessualmente una studentessa russa in vacanza a Sanremo che, nella fuga dall’immigrato, precipitò in un dirupo e rimase per settimane in pericolo di vita:
La giovane donna, Alena Sudokova, di 25 anni, subì lesioni gravi agli arti, alla schiena e alla testa e ancora oggi ha difficoltà di memoria.
La richiesta di 8 anni di reclusione è stata fatta dal pm Barbara Bresci. L’uomo deve rispondere anche di lesioni e cessione di stupefacenti, una dose di cocaina.
La giovane era in vacanza con la famiglia nella città turistica della riviera ligure e la sera prima tornare in Germania fu aggredita dall’uomo, il 31 luglio del 2018, e rischiò di morire dopo essere rotolata per una settantina di metri da un dirupo di Capo Nero a Sanremo. Rimase in coma diverse settimane prima di iniziare una lunga e difficoltosa riabilitazione. Inizialmente Yakoubi venne accusato di tentato omicidio, ma successivamente all’interrogatorio eseguito per rogatoria internazionale, il capo di imputazione è stato modificato.
Secondo l’accusa, l’uomo, attualmente fuori dall’Italia, avrebbe tentato di drogare e violentare la ragazza che in un tentativo di fuga è finita nel precipizio. Nel corso della requisitoria, l’avvocato della difesa Mario Ventimiglia ha chiesto l’assoluzione del proprio assistito.
Abbiamo un sistema in cui un tunisino che tenta di uccidere una donna viene lasciato libero di tornare in Africa. Sparendo così per sempre dalla possibilità di finire in carcere.
Ed è ridicola la pena di soli 8 anni: è tentato omicidio, non stupro.
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Certo, siccome lo stupro non è reato, se ne esce con queste considerazioni. Mah, siamo rovinati.