Il folle piano di Brunetta: assumere 150mila dipendenti pubblici l’anno

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Lo Stato italiano deve dimagrire quanto a burocrazia. Chi esce non va sostituito perché l’Italia ha troppi dipendenti pubblici.

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Il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta è tornato sul tema del ricambio generazionale degli statali e sulla necessità di assumere “almeno 150 mila giovani l’anno per ripristinare un minimo di turn over serio qualitativo e quantitativo”. L’immissione di giovani preparati è legata ai nuovi concorsi, più snelli, senza carta e penna, digitali. “Sto cambiando le regole gioco del reclutamento dei dipendenti pubblici, le regole dei concorsi, perché altrimenti non si può fare il ricambio generazionale, lo sviluppo del turn over, migliorare gli skills e non si possono avere i volti della Repubblica in grado di interpretare la modernità. E’ una cosa complicatissima, facile a dirsi e difficile a farsi” ha detto durante un webinar organizzato da Pwc Italia in media partnership con Sky.

Lui deve migliorare gli ‘skills’. Ma vai a cagare e impara l’italiano. Magari lo impari anche il giornalista durante un ‘webinar’. Più sono incapaci e più usano inutili termini inglesi. La lingua più stupida del mondo.




6 pensieri su “Il folle piano di Brunetta: assumere 150mila dipendenti pubblici l’anno”

  1. L’Italia è il secondo paese europeo dopo la Francia con il più alto numero di dipendenti pubblici. E non mi pare sia un modello di efficienza burocratica da imitare.

    1. E’ solo perché devono mantenere un corposo nucleo di papponi mantenuti. Altrimenti perdono il controllo. Ma lo perderanno comunque perché la trippa per gatti é finita.

      1. E ti dirò di più: la stragrande maggioranza, per non dire tutti i burocrati, votano per il PD, che dal PCI-PDS-DS ha ereditato per l’appunto il controllo dell’apparato statale.

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