Le seconde generazioni di immigrati si stanno prendendo le nostre città. Interi quartieri, come in una guerra che non stiamo combattendo, sono caduti in mano loro. Sono i quartieri popolari che le giunte di sinistra riempiono di famiglie afroislamiche a cui regalano le case popolari costruite dai nostri nonni. Che rimangono lì, sotto assedio.
Dicono che è casa loro:
Fanno parte di quel milione di invasori nati in Italia e che nel tempo si prenderanno la nostra cittadinanza se non torniamo allo ius sanguinis. Se invece approvano lo ius soli come vorrebbe Letta, se la prenderanno immediatamente.
Del quartiere di Milano in cui è andata in scena la guerriglia oggi ne abbiamo parlato:
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Lo scorso anno una folla di figli di immigrati assaltò dei vigili del fuoco intervenuti a spegnere un incendio che loro avevano appiccato. E’ quello che in questi decenni è accaduto in Francia. Dove accade ogni sera in una qualche banlieu afroislamica. Stiamo creando, sotto i nostri occhi, un futuro di terrore per i nostri nipoti.
I ricongiungimenti familiari vanno aboliti. L’immigrazione va abolita. E chi si oppone è un traditore e come tale va trattato: collabora col nemico molto più di Biot.
C’è una vera e propria emergenza immigrati di seconda generazione in Italia. Sono tra noi e vogliono ucciderci. L’odio, quello che secondo i media di distrazione di massa gli italiani riversano contro di loro sui social, è invece per loro una cosa reale da riversare contro di noi a coltellate. Alla schiena.
Il caso di Marta è solo l’ultimo:
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Sempre nelle stesse ultime quarantotto ore, sgominate due baby gang di figli di immigrati che andavano a caccia di italiani:
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Torino e Milano, lo scorso ottobre, le hanno devastate loro:
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E prima di Malik era stata la volta di Said:
Che aveva sgozzato il ragazzo italiano perché era felice e sorrideva. Quella felicità che lui, figlio di una coppia mista come Malik, non poteva ‘sentire’ perché uomo senza identità. Per questo odiava il ragazzo che rideva. Per questo, molti tra loro, nella loro incerta identità, ci odiano.
Gli 007 ci avevano avvisato:
Il più grande intellettuale italiano ci aveva avvisato. Parliamo di Meluzzi. L’unico uomo di cultura italiano a non avere il timore di dire che cosa sta accadendo.
“La vicenda di Said Mechaouat, apparentemente acclimatato in Italia, che ha tagliato la gola a Stefano Leo in quanto bianco e felice, ci rivela un aspetto di ritualità ai confini con il satanismo e il pensiero magico che sono tipici di alcuni segmenti del mondo islamico. È un sistema di pensiero che da’ sfogo non solo all’aggressività derivante dalla apparente frustrazione sociale presente in questi soggetti ma crea una vera e propria strutturazione psicopatologica di tipo paranoide che, per esempio, abbiamo visto funzionare bene nell’Isis, ancorché pilotato da centrali spionistiche occidentali che hanno utilizzato attraverso i fanatici come i foreign fighters provenienti dalla Cecenia, dalla Bosnia e dal Kosovo, frustrazioni secolari.
In definitiva, anche tutto ciò che una ritualità aggressiva di origine satanica può arrecare con sé.
“Trattasi di un pericolo imminente che alle nostre latitudini vedremo a breve, appena tutti coloro, anche delle seconde e delle terze generazioni, esprimeranno tutto l’odio che nutrono per la nostra civiltà, cultura, tolleranza, i nostri diritti civili. È paradossale che una certa cultura radical chic italiana esalti burqa e manifestazioni dell’estremismo islamico oppure che gli omosessuali difendano l’Islam senza rendersi conto che laddove l’Islam governa i gay vengono defenestrati dall’ottavo piano, come si è visto in molti video iracheni e siriani. Non ci si può mascherare dietro una psichiatria spicciola o catalogare questi eventi isolati in una civilissima categoria giurisprudenziale.
https://www.facebook.com/alessandromeluzzi.official/posts/618416765249565?__xts__%5B0%5D=68.ARCiSuc-fMySrJML7Veu_TzTvTRxelgFQY0-gRspPWh72GFg94VQJB07vXTBoji8Xt06TRWhivnpS2ni0c9NN8O1pmsSFNQaWXA4j9rCkySTZH2Fr4iPiHhn6qxw7TWMbXhMsN1j6HNWrOXtcyw_GCxgmuMH2q0cg4POrwRH9Sivbd9vR8VT84djxUHIkANUHuhRYQIA2NMHMkZuZFeuY3s9CW43gar189rKF6pYJwvEdUiv72kYqE-A2hWVmkgzZDfcdj0UirYZrRKbk4KiB3B6T76LmX07vyfV85ffY_b_etLeHdZe7catTFteldDkOaYGiQkvVJlwjxiSiiBNd6M&__tn__=-R
E le seconde e terze generazioni sono quelle delle banlieu parigine. Quelle del Bataclan. Sono loro, nutrendo odio per chi conosce se stesso, rispetto a chi è uno sradicato, a volerci uccidere.
Meluzzi: “Quando sgozzano un italiano non è mai razzismo” – VIDEO
Intanto condannano per strage Traini che non ha ammazzato nessuno. Per lui odio razziale. Per loro mai.
Le seconde generazioni sono il vero pericolo. I loro genitori, in gran parte, almeno fino agli ultimi anni, venivano per lavorare, e ringraziavano per il lavoro. Questi sono cresciuti con promesse che non possono essere mantenute: e diventano violenti. E se vedono un italiano felice, lo vogliono morto.
Si replica, in Italia, quanto avvenuto nelle banlieus francesi: è lo sradicamento e l’essere totalmente avulsi dalla società autoctona a renderli violenti. Non sono italiani, e non possono essere africani. Dare loro la cittadinanza, come vedete, non serve a nulla.
Solo a rendere impossibile la loro espulsione.