Tunisino ospite centro d’accoglienza spaccia una volta sbarcato

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Tornava da Palermo con mezzo panetto di hashish – dal peso complessivo di 47 grammi – che avrebbe voluto piazzare, spacciando la “roba”, nel centro di Agrigento. Un ventenne tunisino è stato arrestato dai poliziotti della sezione Volanti della Questura, che è coordinata dal commissario capo Francesco Sammartino. L’arresto è stato convalidato e per l’immigrato – ospite di un centro d’accoglienza della città – il gip ha disposto l’obbligo di firma quotidiano.

Il giovane tunisino è stato bloccato, durante una serie di controlli effettuati dai poliziotti delle Volanti anche nei pressi delle stazioni ferroviarie, nel sottopassaggio di “Agrigento Bassa”. Gli agenti hanno deciso di controllarlo non perché pregiudicato, ma per vie delle sue frequentazioni specifiche. E la verifica ha dato esito positivo: è stato trovato in possesso di mezzo panetto di hashish. “Roba” di cui si era rifornito a Palermo. E proprio dal capoluogo siciliano, con il treno, aveva fatto ritorno nella città dei Templi dove, in un centro d’accoglienza, alloggia. Il valore del mezzo panetto di hashish, qualora fosse stato piazzato per le vie di Agrigento, era di circa 500 euro.

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E’ scattato dunque l’arresto per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In primissima battuta, il tunisino è stato posto – sempre nel centro d’accoglienza di cui era ospite – ai domiciliari. Poi, dopo la convalida appunto, è tornato libero, ma con l’obbligo di firma quotidiano.

“Continueremo, in maniera assidua, con i controlli sul centro storico, sulle stazioni ferroviarie e sul terminal degli autobus – ha detto il commissario capo Francesco Sammartino, dirigente della sezione Volanti della Questura di Agrigento – . E continueremo per prevenire questo genere di reati”.

Basterebbe non farli scendere dal barcone per prevenire.




Un pensiero su “Tunisino ospite centro d’accoglienza spaccia una volta sbarcato”

  1. Occorre iniziare a dare scopaccioni sul sedere con le mazze da cricket a quelli che comprano da questi spacciatori importati. Dove sono i dannati genitori di costoro? I rinnegati, infami genitori di costoro?
    Scrive Mbengue che «il reclutamento dei nuovi membri [della mafia nigeriana] in Italia avviene all’interno dei centri di accoglienza.
    Questi sono covi di illegalità, che si tratti di nigeriani, tunisini o pakistani.
    Delinquenti i politici che sostengono questo sistema.

I commenti sono chiusi.