Covid, senza Speranza: “restrizioni restano fino a numero sufficiente di vaccinazioni”

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Il ministro della Salute Roberto Speranza dice, intervenendo all’evento ‘Riapri Italia’ organizzato da Fratelli d’Italia al Senato.: “Nelle prossime settimane ci sono le condizioni perché, in un incrocio tra effetti delle misure prese e accelerazione delle vaccinazioni, si possano creare le condizioni, in un percorso graduale, facendo un passo alla volta, per avere in sicurezza una stagione profondamente diversa dal passato”.

Oggi le nuove zone, “ci vuole prudenza” – “Da qui a qualche ora firmerò delle ordinanze e sulla base dei numeri che abbiamo una parte significativa delle ordinanze porterà una parte del territorio dal rosso all’arancione, ciò significa che le misure hanno prodotto una prima piegatura della curva ma il contesto è ancora molto complicato con un tasso di diffusione del virus significativo e le intensive piene” spiega il ministro della Salute Speranza.

“La situazione in Europa non è facile. La Francia è in lockdown, la Germania invoca un nuovo lockdown. Da noi le chiusure e le aree rosse delle ultime settimane stanno portando i primi risultati. Oggi diverse Regioni andranno in area arancione. Ma dobbiamo essere molto prudenti”, ha ricordato il ministro. “Percorso graduale di riaperture in sicurezza”

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“Fin quando non avremo un numero sufficiente di vaccinazioni le misure restrittive restano” ha precisatoSperanza. “Abbiamo un contesto ancora complicato in cui abbiamo oltre 3.600 posti letto occupati in terapia intensiva”, ha detto. “Fino a quando non avremo una tenuta molto larga dell’impatto delle vaccinazioni è chiaro che una parte delle misure restrittive bisognerà immaginare che continuino ad accompagnare questo periodo di transizione”, ha ribadito Speranza.

“Nelle prossime settimane credo ci siano le condizioni per un’accelerazione nella campagna vaccinale” ha poi aggiunto. “Credo che nelle prossime settimane si possano creare le condizioni per un percorso graduale, cauto, che, in sicurezza, ci porti a una stagione diversa da quella passata. Non c’è ripartenza contro la tutela di salute. Se non si vince la battaglia sanitaria non c’è ripartenza economica. Le due cose si tengono insieme”, ha concluso.

In realtà l’unico motivo del passaggio in arancione di alcune regioni è che non hanno fatto tamponi a Pasqua. Altrimenti i numeri sarebbero praticamente identici. Lo vedremo nei prossimi giorni. Il che dimostra l’arbitrarietà delle decisioni basate su numeri non oggettivi.




2 pensieri su “Covid, senza Speranza: “restrizioni restano fino a numero sufficiente di vaccinazioni””

  1. Speranza ha due scopi: 1) far morire il maggior numero possibile di vecchi pensionati 2) non riaprire mai per distruggere la classe media. Mi sembra agisca di conseguenza, asino Salvini a dargli corda.

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