La censura è fondamentale per preservare la vera arte da chi insozza gli schermi. Non che sia perfetta, ma è meno imperfetta del dare ad emeriti coglioni la libertà di ferire lo sguardo degli spettatori che diventano vittime di un’opera di propaganda.
Cinema, decreto abolisce la censura
“Abolita la censura cinematografica,de-
finitivamente superato quel sistema di
controlli e interventi che consentiva
allo Stato di intervenire sulla libertà
degli artisti”. Lo ha detto il ministro
della Cultura, Franceschini, dopo aver
firmato il decreto che istituisce la
Commissione che verificherà la corretta
classificazione delle opere cinemato-
grafiche da parte degli operatori.Il provvedimento elimina la possibilità
di divieto assoluto di uscita in sala,
di uscita condizionata a tagli o modi-
fiche.
Franceschini si dimostra il nulla. Una sorta di pallone gonfiato senza pallone.
Prima di tutto, oggi, la vera censura non la praticano gli Stati ma le multinazionali, comprese quella del cinematografiche: e la vera censura non colpisce le oscenità e le volgarità, ma la vera liberatà di espressione.
Con questa folle decisione, i leccaculi che si vendono come artisti saranno liberi di insozzare ulteriormente gli schermi mentre sarà impedito come già oggi lo è dalle stesse multinazionali il vero libero arbitrio artistico. In sintesi: si potrà mostrare una ‘bella’ orgia gay ma non denunciare i pericoli dell’immigrazione.
La censura di Stato è importante perché tutti i settori sono controllati dalla cabala che propaganda la distruzione della nostra civiltà e praticamente tutti i sedicenti artisti – li selezionano – sono progressistoidi, quindi diventa essenziale per uno Stato riequilibrare la situazione. L’unica forma di arte che non dovrebbe mai incontrare censura è la scrittura, perché il pensiero deve essere libero.
Invece viviamo in un mondo al contrario, dove è vietato scrivere che i “negri spacciano” ma è permesso mostrare due gay che si ingroppano. E vendono tutto questo come ‘progresso’. La censura è viva, ma è quella sbagliata.
Censura? Ma non prendete per il culo! Avete visto le pubblicità di D+ in fascia protetta? L’unica censura siamo noi.
Già: tipo fiche che parlano…
Sì sì già molti spot televisivi pubblicitari sono piuttosto equivoci. Per adesso si sono visti alcuni nudi integrali posteriori, prepariamoci anche a quelli frontali. E sarà la volta buona, che, io personalmente, non guarderò più lanl televisione.
Con la macchina del tempo farei una capatina a conferire col Fuhrer e col Duce portandomi appresso libri e materiali tecnologici utili alla causa!Ed anche una lunga lista di cognomi…
Ahahahah… mettici il nome della sboldracca mi raccomando non te ne dimenticare