Esercito regala uova di pasqua e giocattoli ai figli dei clandestini: “Rappresentiamo ponti e non confini”

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Un tempo i soldati difendevano le frontiere, oggi le violano e svendono il futuro della Patria. Crocerossine, non militari. Non basta che questo senegalesi scrocchino da anni l’accoglienza fuggendo da guerre che non ci sono, gli accoglioni li coccolano: coccolano i futuri carnefici dei loro figli, sempre se ne avranno.

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Abbiamo migliaia di bambini italiani letteralmente alla fame, e cosa fa l’Esercito ‘italiano’? Regala uova di Pasqua ai figli dei clandestini mantenuti da anni nel CARA di Bari. Noto per avere ospitato Kabobo e diversi terroristi islamici.

Con il direttore che esulta: ‘oggi le divise rappresentano ponti e non confini’. Ecco, allora, piccola minoranza di militari accoglioni, fatevi pagare lo stipendio dai clandestini, visto che rappresentate ‘ponti’.

Militari in divisa dell’Esercito italiano hanno donato oggi uova di Pasqua e giocattoli a decine di figli di clandestini ospiti del Cara di Bari-Palese.. “Le divise, oggi, rappresentano ponti e non confini, si macchiano di giochi e non di fango, non vi è difesa da dover tenere dinanzi all’irrefrenabile allegria dei piccoli richiedenti” dice il direttore della struttura, Michele Di Lorenzo.

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L’iniziativa, proposta dal raggruppamento Puglia-Basilicata Task Force Regina Elena e dagli uomini del Complesso minore Bravo, è stata accolta dalla Cooperativa Auxilium, ente gestore del Cara, che ha ottenuto l’autorizzazione della Prefettura per svolgere l’evento nel rispetto delle norme Covid. “Sono eventi che creano spazi condivisi e luoghi di incontro in cui l’altro è ricchezza e non vi è lingua, cultura o pandemia che freni il desiderio di Identità comune – dice ancora Di Lorenzo – . Oggi è stato un buon giorno per questi bambini. L’infanzia, per un attimo, gli è stata restituita. Nei loro sorrisi, nei loro occhi, vediamo il futuro e ci auguriamo che siano loro, un domani costruttori di pace e di accoglienza”.

Attualmente nel Cara ci sono 578 ospiti provenienti da Gambia, Mali, Senegal e Costa d’Avorio. Li mantenete voi e costano milioni di euro l’anno in vitto e alloggio. Perché la coop non li coccola gratis.

Insomma, abbiamo militari che impediscono ai bambini italiani di giocare sull’altalena e poi fanno gli accoglioni coi figli dei clandestini.




9 pensieri su “Esercito regala uova di pasqua e giocattoli ai figli dei clandestini: “Rappresentiamo ponti e non confini””

  1. Di farneticazioni ne ho sentite e lette tante, ma le affermazioni di questi mercenari delineano un nuovo livello di surrealismo, quasi dadaista.

I commenti sono chiusi.