Figlio di immigrati massacra italiano che non gli lascia razziare l’auto

Vox
Condividi!

L’episodio è avvenuto nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 marzo a Verdellino.

La scorsa notte, a Verdellino, Bergamo, i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno arrestato un minorenne straniero, regolare, per aver infranto il finestrino di un’autovettura parcheggiata in strada e per aver aggredito il proprietario che lo aveva sorpreso a frugare all’interno dell’abitacolo.

Un altro regolare, quindi fratello di Salvini, che commette un reato. Un altro figlio di immigrati. Una seconda generazione a cui Letta vuole dare la cittadinanza.

L’episodio di furto trasformatosi in tentata rapina è avvenuto alle 4 di notte, quando il proprietario dell’auto è stato svegliato di soprassalto per il rumore provocato dalla rottura del finestrino della sua auto parcheggiata sotto casa.
L’uomo prima di intervenire ha avvisato il 112 e poi è sceso in strada per fermarlo. Il ladro non è scappato anzi, ha reagito contro il proprietario aggredendolo con calci e pugni. Fortunatamente, il tempestivo intervento di due equipaggi della Sezione Radiomobile di Treviglio ha permesso di bloccare il malvivente.

Vox

Sia il proprietario, sia il ladro sono stati soccorsi e medicati, rispettivamente, al Pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio e di Zingonia. Dopo la dimissione il minorenne è stato dichiarato in arresto e tradotto presso il Centro di prima accoglienza di Roncadelle, nel bresciano, per come disposto dall’Autorità giudiziaria della Procura per i minorenni di Brescia.

Tanto cosa rischiano, di finire in un ‘centro di accoglienza’ a spese dei contribuenti. Dove staranno meglio che a casa con papà Mohammed.

Figlio di immigrati massacra italiano




2 pensieri su “Figlio di immigrati massacra italiano che non gli lascia razziare l’auto”

  1. Bisogna farsi giustizia da soli, non gli fanno un cazzo, trattengono più a lungo noi x una multa che queste merde x rapine e stupri.

  2. “Un altro regolare, quindi fratello di Salvini, che commette un reato. Un altro figlio di immigrati. Una seconda generazione a cui Letta vuole dare la cittadinanza.”: aggiungo anche quella che Giantulliano da Bologna, predecessore della Boldrini a Montecitorio, definì “Generazione Balotelli”. Il becchino del MSI che celebrava la sostituzione etnica.

I commenti sono chiusi.