Marta accoltellata dal mulatto è ancora grave: 20 coltellate di integrazione

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«Venti coltellate a Marta Novello. Si comincia a capire di più del profilo dell’aggressore minorenne -scrive sulla sua pagina Facebook il consigliere comunale trevigiano, Davide Acampora- E’ un bulletto, abbandonato appena nato dal padre nigeriano e cresciuto con madre italiana…Una vita molto difficile….Gioca a pallone, “un bravo ragazzo” dice il suo allenatore. Era sotto effetto di droghe… È tutto così commovente… È tutto così triste… Adesso comincia la pantomima “del poverino ha avuto un’infanzia infelice”?! A me non fa pena e sinceramente odio questo atteggiamento che cerca di evidenziare gli aspetti infelici della vita di un criminale come per giustificarne il folle gesto! Poverino una cippa! Per me è un assassino! Quante ragazze e ragazzi hanno avuto un’infanzia infelice ma non vanno in giro ad accoltellare il prossimo? Quante ragazze e ragazzi hanno subìto violenze domestiche, hanno visto la povertà, hanno sofferto ma sono persone che si impegnano nella vita o si comportano “semplicemente bene”? Mah. Sono sconcertato. Prego per Marta e mi auguro possa farcela. Ora si trova in terapia intensiva con un polmone perforato. Il bulletto minorenne poverino deve marcire in carcere fino a quando avrà la barba lunga 1 metro!».

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Ieri pomeriggio, martedì 23 marzo, Marta Novello, la 26enne aggredita brutalmente lunedì pomeriggio in via Marignana a Mogliano Veneto mentre faceva jogging, è stata sottoposta ad una nuova delicata operazione chirurgica, questa volta alle braccia, uno dei punti colpiti a coltellare dalla furia omicida del suo aggressore, oltre a torace, addome e perfino il viso. Le condizioni restano stabili, dunque ancora molto gravi, ma si iniziano ad intravedere dei timidi segnali di speranza: la prognosi resta ugualmente riservata. Intanto il 15enne arrestato per tentato omicidio, assistito dall’avvocato Matteo Scussat, sarà probabilmente interrogato venerdì prossimo dal magistrato della Procura per i minori di Venezia, Giulia Dal Pos. Il giovane, stando a quanto riferito al suo legale, avrebbe chiesto informazioni sulle condizioni della ragazza, spiegando che voleva semplicemente rapinarla. Dagli investigatori trapela intanto una smentita circa l’eventuale stato psicofisico alterato del 15enne che non sarebbe stato sotto effetto di droghe. Si scava per trovare un legame tra i due, aggressore e aggredita: per questo motivo i carabinieri dell’Arma hanno sequestrato a casa del 15enne il suo smartphone ed il suo pc portatile.

I figli di coppie miste finiscono per essere tutti dei disagiati. Il comportamento del nigeriano è tipico e accade ancora oggi negli Usa nella società afroamericana: i padri mettono incinte le madri e poi abbandonano la ‘famiglia’. La mancanza della figura paterna genera un figlio violento. L’essere né carne né pesce – né bianco né nero – genera l’odio verso chi invece ha una identità certa.




3 pensieri su “Marta accoltellata dal mulatto è ancora grave: 20 coltellate di integrazione”

  1. helios tra quaranta anni non ci sarà più nemmeno l’itaglia.
    Werner: “tutte le bianche che danno confidenza ai ne(g)ri, meritano poi di subire certe aggressioni da loro” – PIENAMENTE D’ACCORDO !

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