ARRESTATI ALTRI SPACCIATORI OSPITI DI DON BIANCALANI: AI DOMICILIARI A CASA DEL PRETE

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Avvicinano un passante e tentano di vendergli droga ma il cliente è in realtà un carabiniere in borghese. La scena è avvenuta questo venerdì nel parco di Piazza d’Armi a Pistoia durante un’operazione antispaccio nell’area gestita da immigrati africani. Molti dei quali da anni ospitati dalla chiesa-dormitorio di don Biancalani.

Ad essere fermati e posti in stato di arresto due immigrati provenienti dal Gambia, Ibrahim Camara e Lamin Barjo, entrambi ospiti del centro di accoglienza di Vicofaro, gestito dal famigerato prete pro-immigrazione don Biancalani. Ibrahim Camara, autore della tentata vendita di droga all’agente in borghese, è stato trovato in possesso di due grammi e mezzo di hashish, mentre Lamin Barjo ha venduto una dose ad un giovane proprio davanti agli occhi dei Carabinieri.

Tutti e due si trovano attualmente agli arresti domiciliari presso il centro di Vicofaro in attesa della decisione del Gip. Invece di chiedere questo centro abusivo di accoglienza, i cosiddetti magistrati ci mandano gli spacciatori ai domiciliari.

Oltre a loro sono stati fermati e denunciati anche un 18enne senegalese per essere stato trovato con in tasca una banconota da 50 euro falsa, un 24enne della Sierra Leone in possesso di diverse dosi di hashish già confezionate e pronte per essere vendute, una donna con precedenti penali trovata con un coltello di 23 centimetri ed un altro cittadino straniero per aver tentato la fuga e ingaggiato una colluttazione con gli agenti.

Si tratta dell’ennesimo arresto per spaccio di droga che vede coinvolti ospiti del centro di accoglienza di don Biancalani, oltre a violente risse, minacce ai residenti, violazione delle norme anti-Covid e rapine (solo una settimana fa è stata ritrovata all’interno del centro la refurtiva di una rapina avvenuta a Firenze ai danni di una donna). Viene da chiedersi fino a quando le istituzioni locali continueranno a tollerare la presenza di un tale epicentro di criminalità nel bel mezzo della città.

L’ultimo caso solo pochi giorni fa:

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Il centro di accoglienza abusivo di Biancalani ne ha viste di tutti i colori. Spaccio di droga, furti, immigrati infetti e molestie ai residenti a tutte le ore.

Non lo chiudono. Nonostante sia stato al centro di operazioni anti-droga. Droga trovata, in più occasioni all’interno della chiesa dormitorio come la refurtiva di quest’ultimo caso:

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Nonostante questo, Biancalani risulta intoccabile. Ospita da anni delinquenti e spacciatori ma nessun magistrato si permette di sgomberare il suo covo e di chiedergli conto delle malefatte dei suoi protetti.

Se un comune cittadino aprisse un hotel abusivo e ospitasse clandestini senza alcun controllo, e se questi poi spacciassero e pestassero le donne, il cittadino finirebbe in carcere. Lui invece continua, imperterrito, a violare la legge. Nel totale disinteresse della magistratura.




Un pensiero su “ARRESTATI ALTRI SPACCIATORI OSPITI DI DON BIANCALANI: AI DOMICILIARI A CASA DEL PRETE”

  1. le autorità cosa aspettano a chiudere questo centro di clandestini guidato da un prete che il vescovo dovrebbe mandare in un paese sperduto a fare quello che dovrebbe fare: il prete, sempre se è in grado di espletare tale compito

I commenti sono chiusi.