Teen Vogue licenzia direttrice nera per tweet contro gay e asiatici di quando era adolescente

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C’è ancora chi legge questa spazzatura.

La censura isterica e retroattiva fa un’altra vittima. Si tratta di Alexi McCammond, 27enne afroamericana, che ha dovuto lasciare la direzione di Teen Vogue dopo le polemiche per alcuni suoi tweet giudicati “razzisti” e “omofobi” nei confronti degli asiatici e degli omosessuali. Tweet vecchi di dieci anni, quando la giornalista aveva 17 anni. Nemmeno la minore età ha salvato la ragazza. Neanche l’essere parte di una minoranza iperprotetta.

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Approdata a Teen Vogue come direttrice il 5 marzo, proprio perché nera, McCammond è stata “bruciata” da una manina che ha reso pubblici alcuni suoi post di quando era adolescente. E per i quali si era già scusata nel 2019. In particolare, i “reati contro la morale” dell’allora 17enne McCammond furono: uno sfogo contro «uno stupido professore asiatico» che le aveva messo un brutto voto; l’annuncio, in un’altra occasione, che avrebbe cercato «su Google per capire come non svegliarmi con gli occhi gonfi da asiatica». Nello stesso periodo avrebbe poi usato i termini «gay» e «homo» con una accezione negativa.

Alla Condé Nast, casa editrice di Vogue, sapevano della vicenda, per la quale McCammond aveva già fatto ammenda due anni fa, scusandosi e cancellando quei vecchissimi post. Un passaggio giudicato sufficiente a soprassedere. Non è stato così, invece, per gli isterici dipendenti di Teen Vogue, che hanno scritto una lettera contro la neo direttrice. La stessa McCammond quindi è tornata a cospargersi il capo di cenere. «Sono davvero dispiaciuta per aver usato un linguaggio così offensivo. E non scusabile in qualunque momento della mia vita», ha scritto su Twitter.

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Inutile. Un paio di investitori importanti hanno annunciato che non avrebbero più fatto pubblicità su Teen Vogue, segnando la fine della carriera della direttrice, che tra l’altro era stata anche nominata giornalista emergente dell’anno dall’Associazione dei giornalisti neri. «Dopo aver parlato con Alexi abbiamo concordato che la cosa migliore fosse separarci, in modo da non oscurare l’importante lavoro che stiamo facendo a Teen Vogue», ha scritto ai dipendenti il direttore del personale di Condé Nast Stan Duncan, comunicando il benservito alla giovanissima direttrice dopo appena due settimane di permanenza in carica. Solo ultima vittima eccellente di quella “cancel culture” da cui ormai nessuno sembra più potersi salvare.

Neanche i neri.

Il futuro, grazie a questi isterici cacciatori di streghe sarà sempre più frammentato a livello mediatico. E questo sarà un enorme favore alle opinioni oggi viste proprio da loro come ‘estreme’. Perché le idee non si cancellano, al massimo si nascondono con questa politica ossessiva del bastone e la carota. Ma poi si coagulano e dimostrano di essere maggioranza nonostante una minoranza isterica le definisca come ‘inaccettabili’.

Perché mentre loro credono di essere i padroni del discorso, il discorso si è spostato in miriadi di piattaforme che loro non possono controllare. Sono i padroni del loro discorso, che però è diventato un discorso sempre più piccolo.




6 pensieri su “Teen Vogue licenzia direttrice nera per tweet contro gay e asiatici di quando era adolescente”

  1. “Svegliarsi con gli occhi gonfi da asiatica…”.
    Le asiatiche (giapponesi e cinesi) quando sono gnocche, molto, molto difficilmente trovano rivali nel mondo!Vorresti svegliarti nel corpo di certe asiatiche ma te lo sogni!!!!
    A voi negre poi non vi vedono nemmeno, come paragonare una Eldorado ad una alfasud!!!

      1. Dipende, non mi piacciono le donne alte…
        Il mio ideale é la Gogo Yubari di Kill Bill, comunque prediligo quelle formose e con lo sguardo omicida…insomma cattive ragazze😈😈😈😈

  2. Più che nera è una quadroon, tipo Megan. Comunque il riflusso sta cominciando, ci vorrà tempo, ma la piena li porterà via tutti. Preparate i popcorn.

I commenti sono chiusi.