Processo Salvini, Malta accusa Open Arms: “Bighellonavano in mare per creare pressione”

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Caso Open Arms, spunta la mail di Malta all’ong: “Avete deciso di bighellonare”

Una mail di Malta alla Ong Pro Activa potrebbe rappresentare una svolta nel processo Open Arms in corso a Palermo, in cui l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona e abuso d’ufficio. Il documento è emerso nell’udienza preliminare in corso sabato mattina nell’aula palermitana, alla presenza dello stesso leader della Lega. Il messaggio è stato inviato dal Centro coordinamento del soccorso di Malta il 14 agosto 2019 alle ore 21,17 alla ong che organizza i soccorsi ai migranti nel Mediterraneo sulla nave spagnola Open Arms, accusata senza mezzi termini di “bighellonare” in mare e non certo per nobili fini, “nonostante gli avvertimenti” delle autorità marittime.

“Avete intenzionalmente continuato a procrastinare per mettere ulteriore pressione su Malta“, accusa La Valletta. “Se aveste proceduto verso il vostro porto d’origine sareste già sbarcati”, è il richiamo alla Ong che in quei giorni rifiutava di tornare sulle coste libiche con il suo carico di disperati, cercando un approdo a Malta e o in Italia.

Il procedimento palermitano è parallelo a quello di Catania per la nave Gregoretti, che vede Salvini imputato per gli stessi reati. E proprio quel processo potrebbe essere “l’architrave” della difesa del leghista su Open Arms, dal momento che è già emerso come i divieti di ingresso alle navi con migranti a bordo emanati dal Viminale seguissero la linea sull’immigrazione dettata dal premier Giuseppe Conte, e non fossero dunque un “colpo di testa” del solo ministro degli Interni. Ancora più esplicita Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini: “In realtà – ha spiegato all’agenzia AdnKronos – in Open Arms chi stava gestendo tutto era la Presidenza del Consiglio con una lettera dell’ex premier Giuseppe Conte. E altre carte sul ruolo che avrebbe svolto l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli”.

Nel frattempo, Salvini si dice “pronto” per l’udienza palermitana pubblicando una foto sui social fuori dall’aula bunker: “Ieri, oggi e domani sempre a difesa dell’Italia”. Dalla Spagna, la città di Barcellona si è iscritta all’elenco delle parti civili contro Salvini, insieme alla Ong Mediterranea Saving Humans, il Comune di Palermo e l’Arci Sicilia. In aula l’avvocato del comune catalano ha peraltro sottolineato come il contributo della città alla Ong Pro Activa e alla nave Open Arms “non era soltanto morale ma anche economico”. La vicenda internazionale, dunque, assume contorni sempre più politici.

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Salvini dovrebbe rivendicare quanto fatto. Farne un processo politico e non un dibattimento legalistico che mina la sua autorità come politico anti-immigrazione.

Del resto è noto che quello di Open Arms è stato un attacco politico. Oscar Camps, il trafficante umanitario fondatore di Open Arms, dopo lo sbarco. Lo ammise candidamente. Certo della propria impunità.

I clandestini “non sono felici perché sbarcheranno a Lampedusa . Ma perché abbiamo sconfitto Salvini”.Con molta naturalezza aveva svelato i veri obiettivi del traffico. Obiettivi politici.

La destabilizzazione politica dell’Italia. Per di più, in una situazione critica come l’attuale: questa è eversione. Non si capisce perché nessun magistrato arresti Oscar Camps e i suoi per associazione sovversiva.

A questi dei clandestini non frega nulla. Sono mezzi per un fine politico. Ma processano Salvini!




Un pensiero su “Processo Salvini, Malta accusa Open Arms: “Bighellonavano in mare per creare pressione””

  1. Non gli succedera niente a Salvini
    state tranquilli

    Se aspettate che vada a finire in carcere, state aspettando in vano
    per il semplice motivo che e’ difficile trovare un altro mandriano come lui, che sappia convogliare cosi bene il bestiame nei recinti del potere.

    E’ solo tutto un teatro per far fibrillare i leghisti

I commenti sono chiusi.