Dieci rapine in due mesi per il migrante africano

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Pensavano avesse messo a segno altri due colpi e invece hanno scoperto che tra scippi e rapine ne aveva commessi dieci. Tutto nel giro di un mese. Ecco perché la squadra mobile ha arrestato un gambiano di 22 anni in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere dopo che la scorsa settimana era stato fermato per uno scippo avvenuto a Novoli. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile, il 22enne avrebbe scelto le sue vittime tra donne e ragazzini minorenni, che venivano avvicinati preferibilmente all’uscita dei mezzi pubblici e aggrediti al fine di portare loro via lo smartphone.

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I poliziotti sospettano che sia stato propri lui che la sera dell’8 gennaio scorso scippò una studentessa 17enne alla fermata della tramvia «Leonardo da Vinci» appena scesa dal convoglio. Il 10 gennaio, in via Pellicceria, invece una donna stava portando fuori il cane quando fu spinta da uno sconosciuto contro un muro e fatta cadere a terra per sottrarle due telefoni cellulari, riportando delle lesioni. Lo stesso giorno mise a segno un altro furto di cellulare, questa volta alla fermata della tramvia «Torre degli Agli»: vittima uno studente di 15 anni con il quale il rapinatore ingaggiò anche una colluttazione. Il 13 gennaio, fu la volta sempre di una minorenne: in via Ulivelli la giovane, che aveva tentato con tutte le forze di trattenere il suo telefonino, fu addirittura afferrata per il collo, scaraventata a terra e picchiata. La mattina del 15 gennaio una donna fu invece scippata del proprio telefonino mentre era seduta in tramvia. Il 20 gennaio una giovane studentessa cinese, subito dopo essere scesa dalla tramvia, fu aggredita nell’androne del suo palazzo a Novoli. Il rapinatore la seguì fino al terzo piano dello stabile dove, dopo averle preso il telefonino, la colpì con due pugni al volto per sfuggire alla presa della ragazza che era riuscita ad afferrarlo per lo zaino. La notte a cavallo tra il 31 gennaio e il 1° febbraio una donna, scesa dalla tramvia allo Statuto, fu rapinata del proprio Iphone dopo essere stata spinta a terra, sbattendo anche la testa. L’aggressore le si era avvicinato chiedendole l’ora prima di passare all’azione. Tra il 1° e il 2 febbraio avvennero infine altri due delitti, uno scippo e una rapina, messi a segno sempre nei confronti di donne sole appena scese dalla tramvia alle fermate «Leopoldo» e «Torre degli Agli».

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E ha la stessa età. Sarà sempre lui?

«Non era un ragazzo che conoscevo molto bene. Era in parrocchia solo da due o tre giorni e basta, anche se non era nuovo: era stato da noi un paio di anni fa. Questi ragazzi vanno in giro per l’Italia a cercare lavoro e capita che si fermino per poco tempo, sono tutti brave persone ma ogni tanto qualche imbecille c’è».

«In parrocchia ci sono ancora circa 150 persone, che non è facile conteggiare perché vanno e vengono. Con gli spazi che abbiamo non è certo possibile mantenere le distanze di sicurezza e altre norme. Noi continuiamo ad accogliere, ma con il Covid è ancora più complesso perché mancano i volontari che mi aiutano nella gestione degli ospiti».

Non lo sapremo mai. Non lo sa neanche lui chi si mette in chiesa.