Su 2.196.000 dosi di vaccino Astrazeneca consegnate in Italia ne sono state somministrate 1.093.800 milioni – in base ai dati pubblicati sulla dashboard del governo e sul sito ‘Our World in data’ -, il 49,8% di quelle arrivate nel nostro paese. Le prime dosi del siero dell’azienda anglo-svedese sono state somministrate in Italia l’11 febbraio: quel giorno furono fatte 2.919 inoculazioni, mentre il picco al momento è stato raggiunto venerdì scorso, con 64.684 dosi somministrate.
Aifa dà la colpa agli altri Paesi:
“C’è stata una sospensione perché diversi paesi europei, tra cui Germania e Francia, hanno preferito sospendere in presenza di alcuni recentissimi e pochissimi casi di eventi avversi in donne e giovani, e ciò ha suggerito uno stop di verifiche prima di ripartire”. Così a Radio Capital Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, spiegando il motivo che ha portato l’agenzia del farmaco a sospendere in tutta Italia l’utilizzo del vaccino Astrazeneca. “A giorni attendiamo Ema e poi vedremo meglio i numeri che saranno analizzati nei prossimi giorni”.
Mi sono buttato perché si è buttata anche Angela, dirà Draghi. Ma chi ci governa?
Stiano tranquilli…e contattino le pompe funebri.
Previsti forti aumenti nel costo dei loculi e delle cremazioni.
Eh, ma Il Competente, dall’alto della sua immensa autorevolezza, ti dirà che si tratta di inflazione virtuosa. Quella con la quale vogliono valorizzare i risparmi degli Italiani, secondo una rigorosa osservanza del dettato costituzionale. E già applausi (o silenzio assenso, che non bisogna disturbare le manovre in corso) dall’intero arco parlamentare.