Si diceva soddisfatto il predidente di Ca’ d’Industria, Gianmarco Beccalli, l’11 gennaio.
Il primo vaccinato a fine dicembre.
Un mese dopo, all’inizio di febbraio: quarantatré anziani ospiti morti, 28 ancora positivi in una delle tre rsa della fondazione Ca d’Industria a Como, quella di via Varesina. Dopo che per mesi, fino alla fine dello scorso anno, non era stato registrato neanche un positivo.
«Col nuovo anno, tra il 3 e il 4 gennaio, abbiamo ripetuto i test e una sessantina tra ospiti e dipendenti sono invece risultati contagiati», raccontava il presidente della fondazione, Gianmarco Beccalli. Un numero che nel giro di un mese si è moltiplicato. Fino ad arrivare a 111 su 116 anziani positivi.
Nessuna correlazione. Probabilmente si erano contagiati prima del vaccino e sono morti di Covid.
Ecco perché aumentano i contagi ma i morti restano bassi, vecchi e deboli muoiono prima a causa del vaccino, mentre chimal vaccino sopravvive e’ un tale toro che oramai non lo ammazza più nulla. L’unica speranza, se vogliamo sfoltire gli anziani sul groppone del l’INPS e sterminare i malati sul groppone del SSN, rimane nelle seconde dosi di vaccino e nei richiami semestrali, speriamo siano sempre più letali nel breve periodo, anche se per il massacro agognato occorrerà aspettare almeno un paio di anni.
Già. Per non eiminare l’euro, importo i neGri con l’anello al naso per sostituire i sempre più sospettosi e riottosi bianchi che ormai ci hanno sgamato alla grande… I più deboli li ammazzo con il virus: quelli che resistono di più, col vaccino. Ai rimanenti ci penseranno i neGri di cui sopra, in teoria.