Massacrato e rapinato: «La panchina è solo per noi nigeriani»

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DPCM etnico.

Si era messo a sedere su una panchina, nei giardini del Grattacielo, no-go-zone della città di Ferrara quando governava il PD, e per questo era stato massacratop: era il giugno del 2018, quando la zona era dei “tanti ragazzi di colore, soprattutto nigeriani che bivaccavano nella zona”.

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Lui, che non era nigeriano, era appena stato alla scuola di musica in Darsena e doveva tornare a casa a Codigoro. Prima di andare in stazione perché in anticipo sull’orario del treno, si mise a sedere su una panchina del parchetto.

Venne accerchiato, picchiato e poi rapinato da quattro coetanei, nigeriani, perché, così gli dissero minacciandolo: «Tu non puoi stare lì, quello è il posto dei nigeriani, tu devi andartene via».

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Lui, la vittima, un gambiano, rispose che erano tutti africani e che in Italia si era liberi di stare dove si vuole. Invece, a questa sua risposta arrivarono prima i colpi in faccia dal gruppo che lo accerchiò, poi gli strapparono il cellulare dalle mani. Un fatto che ci riporta indietro di alcuni anni e che rinnova il problema che in tutta la Gad – oggi molto attenuato – era una vera emergenza: la presenza di ragazzi di colore, soprattutto nigeriani, che “occupavano” la zona.

Sotto il grattacielo per piazzare droga e non solo, nelle altri parti per bivaccare e tanto altro, creando non pochi problemi di ordine e sicurezza pubblico con continue risse e liti, con la complicità di tanto alcol e fumo in corpo. Tutto questo è diventato un processo che ieri è arrivato in aula all’attenzione del gip Danilo Russo e della pm Barbara Cavallo, poi aggiornato al prossimo 26 giugno: tre di questi sono ancora a processo (Dani Ahmed, Kola Festus, Willmsy Oransaye), un quarto Ben Izaka ha già chiuso patteggiando.

Un altro piccolo fatto che fotografa il passato rispetto un presente che grazie agli sforzi dei ripetuti controlli di Polizia, Municipale e Carabinieri e soprattutto delle inchieste e blitz della Squadra mobile della questura contro i clan nigeriani (inchieste Wall Street e quella contro la mafia nigeriana) ha riportato quasi alla normalità la zona tra stazione e Grattacielo.

Il problema è che in Italia si può stare dove si vuole. O meglio: loro possono, voi dovete stare chiusi in casa.




4 pensieri su “Massacrato e rapinato: «La panchina è solo per noi nigeriani»”

  1. “ha riportato quasi alla normalità la zona tra stazione e Grattacielo” significa semplicemente che costoro si sono spostati replicando un poco più in là gli stessi comportamenti. In attesa del momento propizio per riprendersi gli spazi temporaneamente abbandonati.

  2. Ma questi luridi negri di merda le panchine se le sono portate dal loro paese di merda assieme alla lercia terra di casa loro?Ringraziate il maledetto Pd,la legge Mancino,e tutte le troiate che hanno progettato,proposto ed attuato.Bastardi comunisti.Siate maledetti da vivi e da morti.

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