Pillon contro la Consulta: vogliono sdoganare il traffico di bambini

Vox
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Simone Pillon interviene dinanzi all’ennesimo tentativo della Corte Costituzionale di mettere bocca nel processo legislativo italiano, chiedendo di legiferare riguardo ai bambini acquistati all’estero con la pratica criminale dell’utero in affitto.

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Il senatore leghista: “L’utero in affitto è un delitto, esattamente come il sequestro di persona o la compravendita di esseri umani, e il fatto che in alcuni paesi sia tollerato non ne diminuisce la gravità“, ha scritto sui social Pillon. “Regolare ex post il rapporto significa giocoforza legittimare l’acquisto di bambini con la gestazione per altri. A nessuno verrebbe in mente di regolare per legge il rapporto tra un bambino e i suoi sequestratori. Se dunque si tratta di un delitto, deve essere trattato come tale. Non è possibile considerare il gesto di chi compra un figlio a catalogo come una semplice birichinata. I bambini hanno diritto a non essere comprati, venduti o regalati, ma devono poter crescere con la mamma e il papà“.

Invece di punire i sequestratori, questo il ragionamento di Pillon, si vuole regolarizzarne la posizione a sequestro compiuto. Indecente.




2 pensieri su “Pillon contro la Consulta: vogliono sdoganare il traffico di bambini”

  1. L’utero in affitto non è che sia un delitto per motivi religiosi, ma in sè per sè: è l’aberrazione di froscioni, quindi di individui psicologicamente “ammaccati”, che ODIANO le donne ma che si fanno siringare il loro sperma (malato) nell’utero di una di loro (che, se fosse una vera donna con una dignità, rifiuterebbe di sottoporsi a ste cose: per soldi o “ideologia” che fosse). E il figlio ovviamente non è che crescerà normale: crescerà FROSCIONE come loro. C’è da consolarsi che queste luridate siano uno dei tanti modi in cui le furbe carogne neo-naziste globaliste giudee, lungi dal difenderne i diritti, stanno tentando d’eliminare gran parte degli indesiderati dalla faccia del pianeta.

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