L’8 marzo non è più la festa della Donna: è la giornata dell’odio contro il Maschio

Vox
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Ormai l’8 marzo, già di per sé una festa demenziale, non è più la ‘festa della donna’, ma la giornata dell’odio contro il maschio. In cui media e politici corrotti ideologicamente si riuniscono in branco per una sorta di linciaggio contro la figura maschile.

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Sempre esulando dai dati che ci dicono come l’Italia sia la nazione con meno ‘femminicidi’ – altro termine orrendo e abusato – di tutta Europa: perché abbiamo ancora meno immigrati di altri Paesi come la Svezia, dove sono endemici. E che la vera emergenza, anche per le donne, sono i crimini degli immigrati.




3 pensieri su “L’8 marzo non è più la festa della Donna: è la giornata dell’odio contro il Maschio”

  1. Le divisioni funzionali per porre le basi di una società sterile; d’altronde anche nella bergamasca più profonda molte sono convinte che sposarsi non sia importante, tanto si possono avere figli lo stesso, ma col vantaggio di poter cambiare partners come se fossero calzini.
    Ma dubito sia progresso dare la precedenza ai bassi appetiti da parte di entrambi.

  2. Visto la mia umana ignoranza,vorrei tanto assomigliare alle lumache,esseri ermafroditi,cancellando di colpo ogni pregiudizio di, femminismo e maschilismo.
    Oppure, se il problema fosse il sesso,come estremo rimedio, entrambi, abbiano il diritto alla poligamia.

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