Col solo voto contrario di Fratelli d’Italia, la commissione Esteri ha votato a favore per criminalizzare il blocco navale. FdI promette battaglia alla Camera.
“Oggi in commissione Esteri della Camera dei deputati è stato votato un emendamento allo statuto istitutivo della Corte penale internazionale che introduce il nuovo crimine internazionale di aggressione con il solo voto contrario di Fratelli d’Italia.
Solo #FratellidItalia, in commissione ha votato contro la legge voluta da @lauraboldrini che trasforma il blocco navale in crimine internazionale.
Bravo @DelmastroAndrea, barricate in Aula per non favorire, per l’ennesima volta, i trafficanti.
Quindi @matteosalvinimi approva? pic.twitter.com/d1xH3nI1Oq— Francesca Totolo (@francescatotolo) March 2, 2021
È crimine internazionale di aggressione il blocco navale. Per noi chi difende in ogni modo i confini è un patriota, non un criminale internazionale. Daremo battaglia in aula anche se in splendida solitudine per affermare il diritto dello Stato Italiano a difendere confini e frontiere! I criminali internazionali sono gli scafisti, non chi vuole disarticolare la tratta degli schiavi e difende i confini anche con il blocco navale”.
Nel giorno in cui si rende nota la notizia dei numerosi contagi tra le forze dell’ordine operanti nell’hotspot di Lampedusa, è arrivata la notizia del passaggio in commissione della criminalizzazione del blocco navale. “I criminali internazionali sono gli scafisti, non chi vuole disarticolare la tratta degli schiavi e difende i confini anche con il blocco navale”.
Così Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo Fdi in commissione Esteri.
Speriamo vivamente che la Lega torni sui propri passi e si sia trattato di un ‘errore’, altrimenti non ci sarebbero scusanti.
Stupratori dell’Italia, l’unico crimine sarebbe non mettervi al rogo.
Già. Nonostante tentino di raccontarci la storia come una fulgida linea rettilinea orientata verso il bene, i fatti dimostrano che la malvagità non è mai stata superata ed è anzi in gran forma, oggi come nel futuro, nel passato prossimo e nel passato remoto. Tante, tante considerazioni si aprirebbero a corollario di questa affermazione, ma uno spazio commenti non è luogo adatto.