Inseguito con accetta nel parco di immigrati abusivi muore 16enne italiano: “Questa è casa nostra”

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A raccontarlo è Daniela, mamma di Riccardo, 16 anni, stroncato lo scorso venerdì da un malore al parco della Madonnetta di Acilia, periferia Sud di Roma, tra il centro e il mare di Ostia. Dalle prime ricostruzioni, l’improvvisa morte del ragazzo potrebbe essere a causa di un arresto cardiaco fulminante. A dirlo con certezza sarà solo il referto dell’autopsia, disposta nella giornata di ieri. “Mio figlio è morto mentre stava scappando da un uomo che lo inseguiva con l’accetta”.

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Secondo il racconto degli amici e della mamma di Riccardo, – l’uomo è sbucato all’improvviso dalla struttura fatiscente e li ha inseguiti con un’accetta. Spaventati, arrivano al cancello, lo superano e a distanza di sicurezza si fermano sul marciapiede, ormai fuori dal parco. Una corsa di neanche 500 metri, ma Riccardo si accascia a terra. E non si rialza più.

«I suoi amici mi hanno subito telefonato – prosegue Daniela, che si trova davanti alla struttura fatiscente nel parco – mi hanno detto che era caduto e sembrava che non respirasse ». La voce le si strozza in gola.

“Quando sono arrivata – continua – c’era già l’ambulanza, ma per Riccardo non c’era più niente da fare. Dopo, mi sono fatta forza. Sono andata lì. Ho trovato all’interno tre uomini, ubriachi. Ho chiesto loro chi avesse rincorso mio figlio. Uno si è fatto da parte, mentre gli altri mi dicevano che gli dispiaceva per lui. Poi, uno di loro ha alzato la voce: “Questa è casa nostra, il bambino è morto in mezzo alla strada, mica dentro”. E conclude: “Farò di tutto perché quell’edificio venga buttato giù. Non può esserci un luogo del genere nel mezzo di un parco cittadino”.

Gli agenti del X Distretto Lido, che stanno indagando sulla vicenda, raccontano di aver ascoltato tutti i presenti – compresa la madre del ragazzo – ma che nessuno di loro ha menzionato un inseguimento o un uomo con l’accetta. Tanto, a che serve, cosa avreste fatto? Cosa avete fatto, prima, perché non accadesse?

Daniela non ha più il coraggio di mettere piede in quel luogo infernale abbandonato al degrado. Ma alcuni residenti accompagnano i giornalisti all’interno. Nelle sale ci sono vetri dappertutto, chiodi, fango, porte gettate alla rinfusa, vetrate rotte cosparse di vernice rossa, sanitari rotti, cumuli di vestiti. Sulle scale chiazze di sangue, nel corridoio le piume di quel che resta di una gallina: nel bagno, a pochi metri, sulla parete sono disegnate croci invertite e scritte inneggianti a Satana. La piscina è una vasca usata come discarica a cielo aperto, e all’ultimo piano ecco la “casa” degli sbandati: hanno piazzato due tavole scricchiolanti sui gradini, per sentire i passi di chi osa varcare il loro regno. E su una rete, da cui spuntano chiodi, un cartello che avverte: “Non entrate, ci sono trappole in giro”.

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Scriveva mesi fa il giornale locale:

Acilia, Parco della Madonnetta: ragazzini italiani e senzatetto stranieri che bevono: la strana convivenza all’interno degli spazi dell’ex Punto Verde Qualità della Madonnetta.

E’ finita male la ‘strana convivenza’. Non serve nemmeno che Repubblica imponga alla mamma di non dire l’etnia dei tre ‘uomini’ ubriachi. Ci arriviamo da soli, ‘giornalisti’.

E un altro giornale locale scriveva sempre mesi fa:

Acilia, parte il percorso per la rinascita del parco della Madonnetta. L’Ammistrazione capitolina pronta a riqualificare e riconsegnare alla cittadinanza questo ex Punto Verde Qualità

Un altro successo della Raggi. Che ha le mani sporche di sangue.




Un pensiero su “Inseguito con accetta nel parco di immigrati abusivi muore 16enne italiano: “Questa è casa nostra””

  1. 16 anni…ma DIO…..
    CARONTE!GUARDA I RISULTATI DELLA TROIA!!!!E LORO SONO I MENO PEGGIO!!!!
    Se becco qualche stronzo che canticchia l’inno di mameli gli mischio le ossa, puttana la repubblica!

I commenti sono chiusi.