Il Partito Di Bibbiano blocca la commissione d’inchiesta: ora sono tutti insieme al governo

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I bambini di Bibbiano sono tutti tornati alle famiglie. Il che dimostra che davvero rubavano i bambini. E che esisteva ed esiste un Partito Di Bibbianno.

Lo si è appreso nel corso della quinta udienza preliminare dell’inchiesta Angeli e Demoni svolta giovedì davanti al Gup di Reggio Emilia.

La revisione di tutti i dossier e tutte le situazioni, una per una, ha confermato quanto denunciato da tempo. I servizi sociali e i consulenti dei comuni della Val d’Enza hanno agito fuori dalla legge. E a Bibbiano è accaduto per anni qualcosa di atroce e scandaloso. Tuttavia, la notizia è passata sotto silenzio. Nessuno ne ha parlato o scritto in tv o sui giornali. Perché ora sono tutti insieme al governo.

Valentina Salvi, il pubblico ministero dell’inchiesta Angeli e demoni: «Il ritorno a casa di tutti i minori di Bibbiano è il risultato dello stravolgimento delle valutazioni dei loro genitori, effettuate negli anni dai servizi sociali della Val d’Enza».

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Questo significa che i fascicoli su quegli allontanamenti sono stati affidati a soggetti diversi dagli assistenti sociali di Bibbiano e dintorni, guidati dall’imputato Nadia Anghinolfi, e diversi anche dagli psicologi del Centro Hansel e Gretel di Moncalieri, fondato dall’imputato Claudio Foti e scelto senza alcuna gara dal sindaco pd della cittadina, Andrea Carletti, per questo a sua volta imputato.

Evidentemente, le nuove perizie hanno dato risultati molto diversi da quelli che avevano giustificato gli allontanamenti sui quali nel 2018 si era aperta l’inchiesta. E il tribunale dei minori di Bologna, che quegli allontanamenti aveva avallato, ha fatto retromarcia. La dimostrazione che per lucro e ideologia si rubavano i bambini a Bibbiano.

Sono trascorsi quasi sette mesi da quel voto, ma i presidenti delle due Camere, Maria Elisabetta Casellati e Roberto Fico, non hanno mai convocato la prima riunione della Commissione perché il Pd non ha indicato i nomi dei suoi membri. Maria Teresa Bellucci, deputata di Fratelli d’Italia, il 23 febbraio scorso in aula, ha ricordato per l’ennesima volta ai suoi colleghi e al presidente Fico, il vergognoso immobilismo della Commissione d’inchiesta sulle case famiglia e sugli affidi.

«Nulla è cambiato – ha denunciato l’esponente di FdI – in Italia c’è un’emergenza minori e il tema dell’infanzia negata, come evidenziato dall’ultima inchiesta portata avanti dalla Procura di Massa Carrara, che ha visto l’arresto di 8 persone fra cui il sindaco di Villafranca in Lunigiana, a conferma dell’esistenza di un drammatico problema di maltrattamenti e abusi sui minori allontanati dai genitori e collocati in case famiglie. Auspichiamo che il presidente della Camera possa raccogliere nuovamente il nostro appello e convocare velocemente la prima seduta di Commissione. Se questo non verrà fatto, non sarò mai complice e ricorderò tutte le settimane in quest’Aula che il supremo interesse dei bambini deve essere dimostrato con leggi che vengono attuate».




3 pensieri su “Il Partito Di Bibbiano blocca la commissione d’inchiesta: ora sono tutti insieme al governo”

  1. Francesco Carbone e la sua compagnia avvocato
    e’ una vita che si batte per queste questioni e non solo

    alla sua compagnia avv. Virginia Cerullo gli e’ stata sotratta la figlia dal padre pedofilo
    e nulla riesce a fare per riottenerla indietro e liberarla

    Qui non parliamo di cazzate leghiste e deficienti a seguito
    ma di gente che si batte seriamente per questi abusi sui bambini

    Proprio ieri lo hanno arrestato un altra volta illecitamente
    imolaoggi.it/2021/02/25/illecito-arresto-francesco-carbone

    1. Avvocato Virginia Cerullo spiega lillegalita commessa oggi 23 febbraio 2021, dalle forze dell ordine e dal giudice che presidiava l udienza a Salerno.

      youtube.com/watch?v=dptpY3Kn1So&feature=share&fbclid=IwAR2PjOVtg1zfCvMr051MWok14hvIF91gCTaqQ0CBAKSpL9G9qy759YgCj9Y

      1. Francesco Carbone, Presidente dell’Associazione Governo del Popolo, che da anni denuncia la mafia istituzionale, la deriva massonica della magistratura e della politica, è stato di nuovo arrestato illegittimamente.
        E’ stato negato al suo avvocato, non solo il verbale con le motivazioni del sequestro, ma soprattutto il diritto al rilascio, negando quindi il sacrosanto diritto di difesa e violentando la Carta Costituzionale!

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