Covid, allarme contagio nelle scuole. Cts; chiusure in zona rossa o con alta incidenza del virus

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Le scuole non dovevano riaprire. O meglio: visto che a differenza di altre attività quella scolastica può essere fatta a distanza, seppure in modo imperfetto, dovevano essere le ultime a riaprire, non le prime. Un errore che rischia di affondare la nostra economia perché ritarderà di mesi le riaperture.

Didattica a distanza nelle scuole di ogni ordine e grado, e quindi edifici scolastici chiusi, nelle regioni, province e comuni in zona rossa, nelle zone ad alta incidenza (250 casi ogni 100mila abitanti in sette giorni) e in tutte le aree dove sono state adottate misure stringenti di isolamento “in ragione della circolazione di varianti virali con alto rischio di diffusività”. È questa l’indicazione contenuta nel verbale che il Cts ha stilato al termine delle due riunioni che si sono tenute, ieri sera e questa mattina, per rispondere al quesito posto dai governatori sull’impatto della scuola sulla curva alla luce della circolazione delle varianti. Le indicazioni potrebbero essere inserite come nuove misure di contenimento nel prossimo dpcm.

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L’Abruzzo chiude le scuole da lunedì
Scuole chiuse in tutto l’Abruzzo da lu-
nedì. Didattica a distanza obbligatoria
dalle elementari alle superiori.

Lo prevede l’ordinanza del presidente
della regione, Marsilio. Asl e Gruppo
tecnico scientifico regionale conferma-
no l’aumento dei contagi Covid in età
scolare. Misura valida fino a nuove
disposizioni. Gli asili restano aperti.
Al governo, il Comitato tecnico scien-
tifico suggerisce: scuole chiuse, di
ogni ordine e grado, in zone rosse e
anche nelle zone con alta incidenza che
si trovano nelle regioni ‘gialle’.




9 pensieri su “Covid, allarme contagio nelle scuole. Cts; chiusure in zona rossa o con alta incidenza del virus”

  1. Aritmetica elementare:

    DAD : scuola = merda : cioccolata

    Sono noioso? Sì.
    Del resto, a chi continua a ripetere sempre la stessa minchiata (fingendo di non capire) non si può far altro che continuare a opporre sempre lo stesso commento.

  2. La “scuola” è parte integrante di ciò che siamo. Non è solo apprendimento ma sono anche “ricordi” e “socializzazione”.
    La didattica a distanza, specie per le scuole primarie, è una presa in giro. E vi garantisco che io di lezioni di scuola primaria in DAD ne ho viste parecchie, almeno una quarantina.
    Quando i bimbi crescono e si arriva al liceo la cosa diventa un po’ più disciplinata e forse utile. Ma forse è utile solo per la testa che ha la figlia di mezzo, perchè se io fossi stato in classe con lei avrei giocato a warcraft tutto il giorno pur essendo chiaramente presente a “lezione”.

    Ma poi, per ridurre il tutto a “terra terra”, sarà mica meglio pagare una per farsela mostrare su internet piuttosto che andare al bar e dirle in faccia il mio famoso “ciao”…

    1. “Lo spazio è mio e me lo gestisco io: piccolo suggerimento per cortocircuitare il cervello di un passeggero”

      Ah, donne… Quante ne avete caricate in macchina per poi prendere solo dei gran due di picche? Questa è la vita del cacciatore, alle volte si mangia mentre altre si bestemmia.

      Ma il bello del cervello è che funziona come una macchinetta, cosa che sanno fin troppo bene i gestori di “ebrei elettrici” e simili.

      Quindi, è il vostro primo appuntamento e rompere il ghiaccio potrebbe essere complesso. Gli “spazi” sono una cosa che il cervello gestisce meccanicamente, una “attività superappresa” un po’ come andare in bicicletta. Lo state facendo ma non perchè ci stiate pensando, semplicemente perchè lo fate in maniera automatica.

      Se voi avrete l’accortezza di avvicinare il più possibile il sedile del passeggero al cruscotto lei si troverà le ginocchia in bocca non appena seduta. Un mezzo che non conosce: voi molto cavallerescamente vi inventerete una scusa, tipo che avete caricato un maiale morto sul sedile posteriore giusto quel pomeriggio e con nonchalance allungherete il braccio per raggiungere la leva per spostare il sedile. Ditele anche una roba tipo “occhio, allarga le gambe altrimenti non ci arrivo”

      Non è niente. In apparenza. Ma voi avete appena “invaso il suo spazio” e invaderlo successivamente incontrerà meno resistenze.

      E gli “spazi” esistono sia fisicamente che mentalmente.

      Perchè se vi dico “pensatemi quando fate il bidet…” voi ridete.
      Ma domattina mi saprete raccontare.

      1. @Antani
        L’aneddoto che ci racconti è particolarmente gustoso, e mi riprometto di non dimenticarlo. Però… però mi chiedo cosa c’entri con questa pagina. Cosa mi sono perso?

        1. Beh, diciamo che come sempre mi sono perso ma voleva essere una erudita disquisizione sulla “scuola di Palo Alto” applicata al popolo ed in particolare all’ambito “scuola&socializzazione” con riferimento specifico al fatto che vogliono rendere i nostri figli ancora più ignoranti e asociali di ciò che sono.
          Dici che potrei essere il “Silvio” nazionalsocialista?
          Possibile in effetti… Ho un certo debole per la figa e se ci penso bene alla fine tutti i miei aneddoti od esempi sempre lì vanno a parare. Forse mi manca veramente un figlio maschio a cui travasare le mie “perle”. Di certo non posso svelare i trucchi del mestiere alle figlie che tecnicamente sono il “nemico”.

          1. Ora ho capito, grazie.

            Mi sento di dichiararmi tuo “complice” nel condividere la passione per il genere femminile, e questo indipendentemente dai risultati “non sempre ottimali” che ho conseguito nell’arco della mia vita. Cioè, diciamolo pure chiaro: è stato un disastro! 🙂 Almeno se si raffrontano i risultati con le aspettative. 🙂 🙂 🙂

            Raggiunta l’età dei ricordi posso guardare con bonaria comprensione alle mie peripezie del passato. E godermi il fatto che quelle peripezie sono ormai dietro le spalle e che posso godermi tanti altri aspetti della vita che, abbagliato dal “pelo” e dall’ormone tirannico, ho tenuto in secondo piano per troppo tempo.

            La compagnia femminile, a dosi moderate e scegliendo con cura gli ingredienti, rimane comunque gradita.

          2. Le “aspettative” sono un grave problema che ha addirittura condizionato la mia vita e i miei rapporti per un buon periodo.
            Hai la mia solidarietà.
            E scusa ancora per i “fuori tema”.

        2. Poi noto anche il mio essere “pallone gonfiato ed egocentrico”: se lo spazio è mio e me lo gestisco io” alle volte la prendo esattamente così.

          C’è stato un lungo periodo in cui ero praticamente l’unico commentatore e quindi mi sono allargato un po’.

          Hai fatto comunque bene a farmelo notare perchè lo so che sono noioso e rompicazzo, pure pedante e precisino. Ma sono anche normalmente ragionevole, di solito quando mi dicono “basta” la smetto oppure se mi dicono “non si capisce niente” cerco di riformulare. In più, per un lungo periodo del 2018/19 ho cercato di “fomentare” l’utilizzo di questo spazio come “sfogatoio” e non ho ancora perso l’abitudine.

      2. “tanto sulla tua macchina si può fumare, vero?” e ti spengono la cicca nel posto dove fino a cinque secondi prima tenevi gli spicci….
        Che bei ricordi di gioventù…

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