Crisanti: “Terza ondata è iniziata, tamponi non ‘vedono’ varianti”

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Crisanti: “Abbiamo perso tempo, terza ondata è iniziata”

“In Italia abbiamo di nuovo sprecato un sacco di parole e soprattutto tempo non guardando in faccia la realtà. E tra una settimana conteremo 30 mila contagi al giorno”. Lo afferma all’AGI Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova. “La terza ondata è già iniziata e si continua a parlare di riaperture con questi numeri. Abbiamo completamente perso il contatto con la realtà”, continua l’esperto. “In questo momento mi trovo in Inghilterra e devo fare un tampone ogni due giorni. Qui hanno chiuso tutto otto settimane fa e si parla di riaprire a giugno”. Per Crisanti, “ci vuole un approccio molto diverso su tutto. Sul distanziamento, sul monitoraggio, sui test, sulle scuole. È stato sbagliato tutto. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. In particolare, sui vaccini e’ stata sbagliata anche la comunicazione: “Sembrava che dovessero arrivare tutti subito e così si è distolta l’attenzione sul problema dei tracciamenti”, conclude.

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“Nel giro di una settimana rischiamo 30.000 o 40.000 contagi” al giorno “con la diffusione della variante inglese del covid”. Andrea Crisanti si esprime così sull’emergenza coronavirus in Italia. Il 25 febbraio va in archivio con un bollettino che fa riferimento a quasi 20.000 nuovi casi su oltre 400.000 tamponi. “I dati ci raccontano l’attività della variante inglese, che ha una diffusibilità non paragonabile a quella del ceppo originario. Ancora sento parlare di aperture, sono proposte assolutamente non realistiche. Quando abbiamo misure restrittive, come zona rossa o zona arancione, i contagi calano e riparte il dibattito su come riaprire”, dice il virologo a Piazzapulita.

“Ci troviamo all’incremento dello stesso virus che ha creato un disastro in Gran Bretagna. Non è che tutto valga in ogni paese, ma ci troviamo di fronte ad una variante del covid che ha un’enorme capacità di diffusione”, aggiunge. “L’Inghilterra da 8 settimane è in una sorta di zona rossa rafforzata: quasi tutti i negozi chiusi, bar e pub chiusi e solo attività di asporto. Noi siamo passati da 10.000 a 20.000 casi in 5 giorni. In Inghilterra hanno impiegato 3-4 settimane per passare da 10.000 a 70.000, è una cosa seria. Le zone gialle non funzionano, è acclarato. I ristoranti? Non sono pericolosi i ristoranti, è pericoloso quello che facciamo al ristorante: ci togliamo la mascherina e parliamo. Una soluzione potrebbe essere stabilire regole per l’accesso e non chiudere i ristoranti”, aggiunge il virologo.




14 pensieri su “Crisanti: “Terza ondata è iniziata, tamponi non ‘vedono’ varianti””

  1. Per l’ennesima volta: i tamponi danno il 90% di falsi positivi

    Maurizio Blondet

    maurizioblondet.it/per-lennesima-volta-i-tamponi-danno-il-90-di-falsi-positivi/

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