Omicidio Cerciello Rega, a processo carabiniere che bendò il suo assassino

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Andrà a processo il carabiniere che bendò, poco dopo il fermo, Christian Gabriel Natale Hjorth, l’americano accusato di concorso nell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Per il militare , accusato di misura di rigore non consentita dalla legge, la Procura di Roma ha disposto la citazione diretta davanti al tribunale monocratico. In questo filone è indagato anche un altro militare, per aver scattato la foto del giovane californiano e averla poi diffusa in un gruppo whatsapp. In relazione alla divulgazione dello scatto un’indagine era stata aperta anche dalla Procura Militare.

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Al carabiniere è andata bene che l’assassino è un giovane bianco. Fosse stato ‘diverso’, avrebbero aggiunto l’odio razziale, che va tanto di moda nei tribunali.




Un pensiero su “Omicidio Cerciello Rega, a processo carabiniere che bendò il suo assassino”

  1. La misura è colma. Prima si mandano le FFOO a confrontarsi con i delinquenti con regole di ingaggio sfavorevoli agli incaricati di pubblico servizio e poi si rinvia a giudizio un carabiniere per una cazzata.
    Mi aspetto che i Carabinieri “usi ad obbedir tacendo” si ribellino a questa insopportabile situazione.
    Comunque il coglione è chi ha diramato la foto.

I commenti sono chiusi.