Contatti Draghi-Grillo in mattinata: quando il voto su Rousseau?

Vox
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Non si capisce perché la Lega debba fare da stampella a questa mostruosità di governo.

A quanto apprende l’Adnkronos, una telefonata tra il premier incaricato Mario Draghi e il garante del M5S, Beppe Grillo, avrebbe sbloccato l’impasse legato al voto della base pentastellata sulla piattaforma Rousseau.

I grillini sono alla disperazione pura.

“Se fossi iscritto a Rousseau voterei
sì perché ci sono tali urgenze che
comunque è bene che ci sia un governo”.
Lo dice il premier uscente Giuseppe
Conte intercettato dai cronisti nei
pressi di Palazzo Chigi.

Io presidente del M5S? “Non ambisco a
incarichi personali e formali, l’impor-
tante è avere una traiettoria politica
da offrire agli elettori”.

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L’ora dei veleni è scoccata poco prima del voto su Rousseau. Con l’ipotesi peggiore che fa capolino: la fine del Movimento 5 Stelle così come è stato. Il sostegno al governo Draghi è al centro di uno scontro interno, che nella migliore delle ipotesi porterà alla fuoriuscita di una pattuglia di parlamentari.

Il gruppo riconducibile al nuovo V-Day lanciato proprio mentre la delegazione, capeggiata da Beppe Grillo, stava incontrando il presidente incaricato, Mario Draghi. In molti hanno già la valigia pronta, destinazione ancora ignota. Ma c’è di più. E lo sintetizza una fonte parlamentare del M5S a IlGiornale.it: “La conta su Rousseau è un pericolo molto serio, va ben oltre la battaglia di Di Battista. Se dovesse vincere il no, sarebbe praticamente la fine del Movimento”.

I motivi? “Prima di tutto si chiuderebbe qualsiasi finestra di alleanza con Pd e Leu. E poi immaginate cosa potrebbe accadere se, per la prima volta, fosse sconfessata la posizione di Beppe?”. Perché, al di là dei video in cui fa l’attendista, Grillo ha già scelto: bisogna sostenere l’esecutivo Draghi. Anche se fosse tutto tecnico. Il veto Draghi è una bocciatura del fondatore, il Garante da sempre. Le conseguenze, a quel punto, possono diventare drammatiche: ci sono molti parlamentari disposti a contraddire il verdetto emesso da Rousseau. Al costo di lasciare il Movimento stesso. “Attenzione non significherebbe ribaltare un esito negativo, ma semplicemente scegliere altre strade e rispettare il mandato consegnato da più di dieci milioni di elettori nel 2018”, puntualizza la fonte. Lasciando spazio ad Alessandro Di Battista&Co, certo, ma consentendo il prosieguo della legislatura.

Rischio frana del Movimento
Così se scissione dell’ala capeggiata di Dibba rappresenterebbe un piccolo smottamento, il “no” al governo sarebbe una frana che travolgerebbe tutto. Quanti sono i parlamentari del “sì a ogni costo”? Difficile contarli, ma c’è chi prefigura una sorta di big bang con decine e decine di eletti determinati a rispondere all’appello del Presidente, Sergio Mattarella. E appoggiare Draghi. Uno scenario che toglie il sonno anche ai vertici, con il reggente Vito Crimi in balia delle onde. “Ma non accadrà, perché spiegheremo le tante ragioni per cui bisogna appoggiare Draghi”, sottolinea un altro parlamentare, fervente sostenitore del “sì” al nuovo esecutivo. Un mantra di autoconvincimento, perché l’allarme rosso è scattato. Eccome.

C’è chi dice no
In questa escalation di tensioni e di preoccupazioni, è partita di gran carriera una sorta di campagna elettorale social tra le due posizioni: favorevoli e contrari. Ad aprire le danze è stato proprio Di Battista con una serie di post avvelenati contro “l’apostolo delle élite”, l’etichetta affibbiata a Draghi. “L’annullamento delle votazioni su Rousseau programmate per il 10 e 11 febbraio risulta inaccettabile”, attacca il senatore Mattia Crucioli, da tempo annoverato tra i malpancisti, parlando di “requiem per la democrazia diretta”. Le sue parole suonano come un commiato per l’apertura di nuovi progetti o comunque un guanto di sfida per resettare tutto il governismo e tornare all’opposizione: “La bandiera del moVimento è stata ammainata e occorrerà ripartire da zero”. Il collega a Palazzo Madama, Matteo Mantero, taglia corto: “Faremo un servizio molto migliore per il paese se vigileremo dall’opposizione come sappiamo fare bene. Se anche noi ci allineeremo definitivamente al conformismo chi resterà di guardia?”. Un altro barricadero, il deputato Pino Cabras, boccia direttamente Grillo: “Verso il fondatore Beppe Grillo non sono irriconoscente. Ma lui è irriconoscibile. Non siamo nati per assecondare tutto questo, ma per contrastarlo e cambiarlo”, ha messo nero su bianco. Ma tanti altri, dal deputato Alvise Maniero alla senatrice Bianca Laura Granato hanno ribadito la propria idea: no a Draghi.




7 pensieri su “Contatti Draghi-Grillo in mattinata: quando il voto su Rousseau?”

  1. Paese dimmerda!!!!Ao’!!!Ma chikkazzo é grillo?Niente!Na’mmerda!!!Un comicazzo da 2 di coppe!
    E quegli altri…”fateci votareeee”!!!
    Rousseau…ma come sta la gente?Ma ti piscio in testa!Votino online?Checchesi da selfie!
    Facciadicazzobookari!!!SSSSOCCIAL STRONZI!!!!
    CHE SSSKIFO!!!

    1. Rousseau qualora non imbrogliano
      puo salvare la situazione
      perche i grillini diranno di NO a Draghi

      e poi andranno Lega e PD al governo
      di modo che anche tanti idioti leghisti capiranno
      che PD e Lega
      sono sempre stati un unica cosa

      1. Sogna!Ma pensi davvero che su quel sito lascino decidere agli iscritti?🤣🤣🤣
        Ma ci credi davvero a sti ravattamerda???

        1. stanno con le orecchie alte
          perche la hanno gia fatta sporca ad i tempi dell’alleanza di governo con il PD

          se non ci fosse un problema,
          non avrebbero rimandato la votazione, che serve a prendere tempo
          sia per tentare di convincerli a fargli votare SI
          che per vedere come poter imbrogliare le carte

          Secondo me vince il NO
          e questa potra essere l’unica salvezza

        2. questo e’ il quesito per la votazione
          che serve ad indirizzare il voto verso il SI
          perche gli attuali sostenitori M5S,
          sono gli ex PD ambientalisti,
          ovvero roba piu stupida dei leghisti

          “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”

          1. cìe una pagina Facebook, in cui si riuniscono
            che si chiama
            Associazione Rousseau
            e in maggioranza dicono di votare NO

            Quindo anche se dovesse vincere il SI
            questi menetecatti allo stesso modo dei leghisti
            capiranno che e’ tutto un imbroglio

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