La marionetta di Goldman Sachs in Europa, l’uomo dei globalisti Mario Draghi disse da presidente Bce: “Paesi europei cedano sovranità a Ue per crescita”. Quale demenziale consecutio logica ci sia tra la ‘cessione di sovranità’ e la crescita lo sa solo Draghi. Non sorprende che l’altro politico italiano impegnato in questa cessione di sovranità, in contraddizione tra l’altro coi doveri costituzionali della sua carica, Mattarella, lo abbia scelto come premier in pectore.

Quello che sorprende è che un partito che si definisce sovranista stia pensando di dare il via libera a tale anti-italiano.

L’obiettivo dei poteri che stanno dietro Draghi, quella struttura di burocrati e sacerdoti del dogma che sta impoverendo i popoli europei, è la creazione di un superstato Ue sulla falsariga dell’Urss. Con lo stesso disprezzo per le differenze nazionali che esisteva in Unione Sovietica. Con la stessa strategia genocida: lo spostamento di masse di individui da una parte all’altra del superstato per distruggere l’omogeneità etnica delle Repubbliche Sovietiche allora, degli Stati Ue oggi.

E’ un piano eversivo anche secondo la Costituzione italiana. E ora, questo, vogliono farlo presidente del consiglio coi voti degli elettori sovranisti: per cedere la nostra sovranità alla Ue. Tradimento.

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