Tunisini all’assalto di Ventimiglia. Boom di furti, commercianti: «Fate qualcosa»

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Quando sbarcano a Lampedusa e il governo li scarica poi nel resto d’Italia con un foglio di via, non scompaiono. Iniziano a delinquere.

L’ultimo colpo, solo tentato, è di poche ore fa. Ad essere preso di mira, così come nei giorni scorsi, un locale del centro, a pochi passi dal mercato coperto della città di confine: il “Ristobar da Gio” di Giorgio Muratore. A sventare il furto è stato un residente che tornando dal lavoro si è imbattuto in due giovani uomini intenti a scardinare la saracinesca del locale. Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno inseguito i malviventi, riuscendo a fermarli. Le indagini sono in corso e dagli inquirenti non trapelano informazioni ma, a quanto si apprende, i fermati sarebbero due nordafricani, più precisamente tunisini, da anni abitanti in Italia.

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Quello accaduto nelle prime ore di stamane è solo l’ultimo dei furti o tentativi di furto avvenuti a Ventimiglia. La maggior parte dei colpi, quasi tutti riusciti, si è verificata nella notte tra sabato e domenica scorsi. Ignoti hanno fatto ingresso nella pescheria Mare Nostrum di Ernesto Biancheri, al civico 16 di via Roma. Svaligiata la cassa, che conteneva poco più di 300 euro e negozio messo a soqquadro. Danni anche alla saracinesca, che è stata forzata dai ladri.

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La stessa notte, con ogni probabilità gli stessi ladri, sono entrati anche al Caffè Paris, in via della Repubblica 2. Il modus operandi è il medesimo: serranda sforzata e ingresso nel locale a caccia del fondocassa e magari di qualche bottiglia di alcolici. I ladri non hanno avuto fortuna in via Ruffini dove hanno scardinato e sforzato la saracinesca del negozio di abbigliamento “Euro Outlet” che però si è bloccata troppo in basso per consentire il passaggio dei malviventi.

La serie di furti resta al momento a carico di ignoti: le telecamere di un negozio di via Roma hanno immortalato i volti, travisati dai cappucci delle felpe, dei ladri. Si vedono mentre entrano all’interno del Tondo Caffè. «Sono entrati tra l’1,38 e l’1,46 di domenica mattina – dice il titolare, Manuel Benaglia – Hanno preso il fondocassa, ma probabilmente sono stati disturbati, visto che sono scappati via subito».

«Domenica ci siamo accorti che qualcuno aveva sforzato la saracinesca, ma non so dire se si sia trattato di un tentativo di furto oppure di un atto vandalico – dice il titolare del Bar Enrico, al civico 44 di via Cavour – In ogni caso abbiamo sporto denuncia alla polizia». I danni, per il locale, non sono ingenti: la saracinesca è andata a posto con qualche martellata. Meno fortunati i colleghi de “Il Galeone” di via Dante Alighieri 22: qui, sempre nella notte tra sabato e domenica, ignoti hanno scardinato e piegato la lamiera della serranda che ancora oggi non si apre. Una volta dentro hanno rubato il fondocassa: poche decine di euro, ma resta la rabbia per chi, già costretto a lavorare saltuariamente e a orari ridotti a causa del susseguirsi di ordinanze e dpcm per contenere i contagi di Covid-19, deve fare i conti anche con la micro-criminalità.

A Ventimiglia voci insistenti dicono che gli autori della serie di colpi siano i «soliti ragazzini, tutti minorenni, già fermati diverse volte dalle forze dell’ordine». Ipotesi, questa, che al momento non trova riscontri certi. Polizia e carabinieri sono al lavoro per dare un volto e un nome ai malviventi e restituire tranquillità ai cittadini, allarmati dai continui colpi.




4 pensieri su “Tunisini all’assalto di Ventimiglia. Boom di furti, commercianti: «Fate qualcosa»”

  1. lega o pd è LA STESSA COSA: DITTATURA. Mascheratevi e state in casa se no vanificate i progressi contro la pandemia. FATE SCHIFO PECORONI !

I commenti sono chiusi.