Se Draghi fallisce, cade l’oligarchia cattocomunista che governa l’Italia dal dopoguerra

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Salvini ha spiegato che l’unica possibilità di appoggio ad un governo Draghi è se questo esecutivo porterà il Paese alle urne nell’arco di pochi mesi: un governo elettorale. Detta così sembra una cosa giusta, sensata: fai nascere un governo con la promessa che si vota a maggio/giugno o al massimo a settembre. Questo governo fa un paio di cose ‘economiche’ e poi si vota.

Ma questi sono criminali. Intanto daresti tempo agli altri di organizzarsi e magari raggranellare ‘responsabili’ per non votare e fare un altro governo. E poi, un possibile aggravamento della pandemia Darebbe la possibilità a Mattarella di avere una scusa per rimandare lo scioglimento delle Camere chissà fino a quando. Magari fino al ‘semestre bianco’.

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Dopo quella di Renzi che aveva promesso di non mettersi mai coi grillini, sarebbe la seconda fregatura in due anni. Esiziale per il futuro politico di Salvini.

La realtà è che nessun governo Draghi può nascere senza la Lega. E che Draghi difficilmente accetterà un incarico elettorale fino a maggio, in quel caso Mattarella avrebbe scelto una figura meno ‘elevata’. No, questo punta al 2023. E’ l’ultima carta disperata dell’oligarchia che governa l’Italia dalla fine della guerra: se fallisce si va al voto. E il prossimo Parlamento, a maggioranza sovranista, elegge finalmente un Presidente della Repubblica che non fa parte di quell’apparato corrotto chiamato ‘Stato’.

E’ un’occasione senza precedenti. Basta dire no a Draghi e salta tutto. E’ un rigore a porta vuota. Riuscirà Salvini a centrare la porta?




11 pensieri su “Se Draghi fallisce, cade l’oligarchia cattocomunista che governa l’Italia dal dopoguerra”

  1. Ecco perché siamo un paese strano, in quanto governato da una élite con una ideologia ossimora… Cattocomunista. O si è cattolici o si è comunisti. Il Cattolicesimo è monoteista e non ammette il dio compagno.

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