“Il voodoo è una religione”, ora Ibra rischia lunga squalifica per ‘razzismo’

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Presto chi dirà che fare a pezzi le ragazzine non va bene sarà processato per offese alla religione.

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Il giudice sportivo della Lega di Serie A, Alessandro Zampone, ha squalificato per una giornata gli attaccanti Zlatan Ibrahimovic (Milan) e Romelu Lukaku (Inter), dopo il derby di Coppa Italia di martediì scorso, vinto 2-1 dai nerazzurri. L’arbitro, dunque, non ha ascoltato frasi razziste pronunciate dallo svedese nei confronti dell’attaccante dell’Inter.

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Ora la Procura federale chiederà di acquisire il referto arbitrale per leggere tutti i dettagli del provvedimento. Dopodiché valuterà. La prova tv può essere richiesta in casi eccezionali dal Procuratore federale soltanto se manca qualcosa alla completezza dei referti di arbitro e ispettori.

I due rischiano, però, soprattutto lo svedese del Milan, almeno al momento, poiché non sono chiarissime tutte le frasi che il centravanti nerazzurro ha proferito, tra le quali minacce di morte. Mentre quelle di Ibra sì, e nel mirino della Procura FIGC rischia di finire quel “go do your voodoo shit”. Una frase che, se gli inquirenti federali guidati dal dottor Chinè dovessero ritenere discriminatorio contro una pratica religiosa (quale è a tutti gli effetti il vudoo), potrebbe rientrare nell’ambito di applicazione dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva. Cosa potrebbe comportare? Dieci giornate di squalifica per Ibrahimovic o più verosimilmente, dato che un provvedimento di questo tipo e limitato alla Coppa Italia avrebbe poco valore sanzionatorio, una squalifica a tempo. A breve il verdetto del Giudice Sportivo, ma non è detto che chiuda la questione. Anzi.




6 pensieri su ““Il voodoo è una religione”, ora Ibra rischia lunga squalifica per ‘razzismo’”

  1. L’altro l’hanno punito: ma c’è notizia se è stato condannato o querelato, il bovero fuggiasgo berseguidado?

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