Rifiuta di votare Conte e lo blocca: blitz contro Cesa (Udc), casa perquisita e indagato per ‘ndrangheta

Vox
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Wow. Due giorni dopo essersi rifiutato di entrare al governo!

Cesa indagato:estraneo fatti,mi dimetto
Tra gli indagati nell’operazione contro
la ‘ndrangheta, c’è anche il segretario
dell’Udc Lorenzo Cesa. La sua abitazio-
ne a Roma è stata perquisita dal per-
sonale della Dia.

Lo stesso segretario dell’Udc spiega di
avere “ricevuto un avviso di garanzia
su fatti risalenti al 2017”. Poi Cesa
dice: “Mi ritengo totalmente estraneo,
chiederò attraverso i miei legali di
essere ascoltato quanto prima dalla
Procura competente”.E “fiducioso nell’
operato della magistratura”,annuncia le
dimissioni da segretario nazionale Udc.

Qualcosa ci dice che se l’Udc fosse entrata al governo, tutto questo non sarebbe accaduto. Ma siamo maliziosi.

E pensare che poche ore prima i giornali parlavano di ‘asfissiante corteggiamento all’Udc’: «Io – confida il leader dell’Udc, Lorenzo Cesa – ho bloccato pure WhatsApp. Non capiscono che noi non ci muoviamo». E poi ci sono i dubbi del Pd: «Tempi bui, tempi disastrosi – dice il Pd Luciano Pizzetti sempre nel retroscena del Giornale – Tra noi c’è chi è perplesso e chi arriva a preferire Mastella a Renzi. Gli è andata l’acqua nel cervello. Eppoi questo suk istituzionalizzato riduce la politica ad un mercato. Capisco che la morale non deve sovrapporsi alla politica. Ma c’è un limite, non possono neppure divaricarsi troppo».

Ha rifiutato una proposta che non si poteva rifiutare?

E’ in corso su tutto il territorio nazionale un’operazione contro la ‘ndrangheta, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, denominata “Basso profilo”, che vede impegnati duecento donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia e centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero.

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Tra gli indagati c’é anche il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa. Lo scrive il sito di “Repubblica”. La casa di Roma di Cesa è stata perquisita questa mattina dal personale della Dia.

“Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell’operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale come effetto immediato”. Così Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc.

L’assessore al Bilancio della Regione Calabria, Franco Talarico, dell’Udc, é stato arrestato e posto ai domiciliari nell’ambito dell’operazione “Basso profilo” coordinata dalla Dda di Catanzaro.

I dettagli in una conferenza stampa, a Catanzaro, nella sede della Corte d’Appello, con il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e il Direttore della Dia, Maurizio Vallone.

Tredici persone sono state arrestate e portate in carcere e 35 ai domiciliari nel corso dell’operazione “Basso profilo” coordinata dalla Dda di Catanzaro e scattata all’alba.

Tra gli arrestati, secondo quanto si è appreso, vi sono molto “molti” colletti bianchi di Catanzaro e provincia. L’operazione condotta da personale della Dia, congiuntamente con quello della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di finanza, coinvolge i maggiori esponenti delle ‘ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come “Bonaventura” “Aracri”, “Arena” e “Grande Aracri”, nonché imprenditori di spessore ed esponenti della pubblica amministrazione collusi, secondo l’accusa, con le organizzazioni criminali.

La movimentazione illecita di denaro per un valore di oltre trecento milioni di euro è stata accertata nel corso dell’indagine “Basso profilo” contro la ndrangheta che stamani ha portato a numerosi arresti. Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali per un valore che è stato definito “ingente”.




5 pensieri su “Rifiuta di votare Conte e lo blocca: blitz contro Cesa (Udc), casa perquisita e indagato per ‘ndrangheta”

  1. Certo che uno che dichiara di aver fiducia nella magistratura con tutto quel che si sente… ci vuole una bella dose di ipocrisia. Premetto che non conosco le gesta di questo signore, ma se avesse detto: “Mammia mia la magistratura! C’e l’ho nel c!”
    ecco… mi sarebbe piaciuto.

  2. “Capisco che la morale non deve sovrapporsi alla politica. Ma c’è un limite, non possono neppure divaricarsi troppo”: eh no Cesa, la morale e con essa l’etica, devono primeggiare su ogni cosa, politica compresa. Ed è una cosa da ribadire specialmente oggigiorno, in cui sono gli onesti a prenderla nel deretano.

    Su tutto il resto, è stato detto tutto nell’articolo. Semplicemente che schifo.

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