IMMIGRATI LO HANNO MASSACRATO: ITALIANO IN COMA, TESTA SPACCATA E FRATTURE MULTIPLE

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Italiano massacrato a Macerata da branco di immigrati

Le condizioni sono ancora più gravi. Il branco pare fosse composto da albanesi.

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Aggredito brutalmente all’uscita del bar, la procura procede per tentato omicidio a carico di ignoti. Vittima del pestaggio Daniele Vecellio Patis, 36 anni, originario della frazione di Reane, residente a Macerata con la compagna Valentina Smith e la figlia Ada di soli due mesi. Vecellio si trova ricoverato in coma farmacologico all’ospedale di Torrette ad Ancona dopo il pestaggio da parte di tre stranieri, pare albanesi, avvenuto sabato sera in via Cavour a Macerata dove l’uomo risiede da tempo, dipendente di una ditta edile.

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Ieri la mamma Graziella Giorgi e il papà Vittorio sono scesi ad Ancona per stargli vicino. Da quanto si è appreso, i medici avrebbero provato a svegliarlo, ma Vecellio si sarebbe agitato al punto che si sarebbe preferito lasciarlo nel “sonno profondo”. Riscontrate fratture multiple soprattutto alle costole, oltre al grave trama cranico. La prognosi è riservata.

Gli amici cadorini si sono subito mobilitati con una raccolta fondi avviata da Giacomo Maroldo, capo delle Protezione civile del Centro Cadore che più volte avrebbe avuto contatti con Vecellio in occasione delle ripetute discese nelle Marche del post-terremoto, in particolare Camerino. L’ultimo incontro è stato invece a giugno, in occasione di un raduno di bellunesi migrati in altre regioni.

«Non saranno tanti – scrive Maroldo sul profilo facebook di Vecellio -, ma è sempre un piccolo aiuto per Valentina e la piccola Ada in queste triste momento. Noi tutti vi siamo vicini. Roccia non mollare stringi i denti». Tra le persone vicine anche il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi.

Sabato sera il 36enne era appena uscito da un bar con un amico, quest’ultimo si era intrattenuto con degli amici quando tra Vecellio e gli stranieri sarebbe successo qualcosa (che cosa, potrà dirlo solo la vittima). Non è chiaro se una parola di troppo, un gesto o cosa, ciò che è chiaro è che gli aggressori lo hanno bloccato e picchiato finché la vittima non è caduta a terra battendo violentemente la testa. Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118 e gli agenti della Volante di Macerata, coordinati dal commissario capo Lorenzo Commodo, il giovane, sedato, prima era stato trasportato all’ospedale del capoluogo e poi nella struttura sanitaria regionale di Torrette.

«Confido nell’operato della polizia affinché si chiarisca quanto avvenuto sabato sera in corso Cavour, le indagini sono ancora in corso e attendiamo l’esito delle stesse», ha commentato a caldo il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli. Gli agenti della Squadra Mobile guidata dal commissario capo Matteo Luconi sono impegnati in mirate indagini per ricostruire l’accaduto e risalire all’identità degli aggressori, al vaglio degli investigatori ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza poste nella zona in cui è avvenuta l’aggressione. L’occhio elettronico infatti potrebbe aver ripreso gli aggressori in fuga e fornire elementi importanti agli inquirenti.




16 pensieri su “IMMIGRATI LO HANNO MASSACRATO: ITALIANO IN COMA, TESTA SPACCATA E FRATTURE MULTIPLE”

  1. BlackEagle ti racconto questa: nel parco dove porto a spasso il mio cane, su un muro, una bella mattina ci ho trovato dipinta sopra una grande bandiera albanese, quella cazzo di aquila nera su sfondo rosso. È un murales? No. Hanno segnato il territorio, zona loro. Io ho preso la merda del mio cane, una bella busta, e ci ho ricoperto tutta la loro bella bandiera del cazzo, l’ho fatta marrone. Ci ho fatto pure il video mentre lo facevo, erano le 10 del mattino, in bella mostra, te lo invierei. Morale? I tuoi albanesi che non provocano problemi da te, invece da me vorrebbero, ma le zone mie non sono le loro, sono le MIE!

    1. Ma non hai capito cosa cerco di dirti… tu fai storie per una bandiera disegnata su un muro, ma fino a prova contraria gli albanesi non hanno mica occupato militarmente la città in cui vivi, quant’è il rapporto sulla popolazione della tua città? E quanti sono gli albanesi? Ecco da me invece il problema è che i neri sono troppi, buoni o cattivi che siano, sono ormai il 25% della popolazione, una conquista, una sostituzione etnica in pratica, e non credo che gli albanesi da te sono cosi tanti.

      1. Zanetti… mi sa che hai le idee confuse, il mio nickname che si riferisce all’Aquila nera l’ho messo per rendere omaggio all’ormai defunta RSI, che non avremo mai più. Cosa hai capito??

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