Eppure noi difendiamo anche il diritto di Friedman a dire certe sciocchezze. Poi sarà semmai Trump a denunciarlo per diffamazione. Certo, se Salvini avesse definito ‘escort’ l’ex ‘segretaria particolare’ di Berlusconi ora passata di mano, chissà le sceneggiate.
“Inciampato sulla lingua” si giustifica il pavido #AlanFriedman. Certo #escort e “moglie” sono decisamente assonanti. Ma chi vorrebbe prendere in giro?@MELANIATRUMP https://t.co/utSj3wEZ5I
— Francesca Totolo (@francescatotolo) January 21, 2021
Inciampato sulla lingua??? Mica voleva dì "gioia" e j'è uscito "troia"
— Le frasi di Osho (@lefrasidiosho) January 21, 2021
E, comunque, come sempre, la cosiddetta ‘destra’ sembra non comprendere che usare il linguaggio progressista, urlando al ‘sessismo’ e alla ‘misoginia’, è già avere perso la battaglia culturale. Friedman è volgare e un gran maleducato, non è ‘sessista’.
Beh, si sa come funziona. Le pu***ne di destra possono essere definite tali, quelle di sinistra invece no, altrimenti è sessismo.
Mi ricorda un po’ quello che accadde in Europa e in Italia alla fine della seconda guerra mondiale. Le donne che servirono i Tedeschi e ci andarono a letto, furono trattate da pu***ne traditrici e messe alla gogna pubblica, con tanto di sputi e capelli rasati a zero. Se non addirittura impiccate. Quelle che invece aprirono le gambe agli Alleati furono tollerate. Pensiamo alle napoletane che nel ’43 si concessero ai soldati ne(g)ri USA in cambio di cibo, e a cui fece seguito la “tammurriata nera”. Che i sedicenti storici definiscono “storie d’amore”. In realtà fu prostituzione a tutti gli effetti.
E non sapete come sono trattati i figli della guerra di Francia e Norvegia nati da donne locali e soldati tedeschi. Figli di pu***na come minimo. Però i meticci nati da donne europee e soldati afroamericani, non hanno alcun epiteto particolare.