I Carabinieri della Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti hanno arrestato un cittadino di nazionalità nigeriana responsabile di violenza sessuale nei confronti di una donna reatina.
I fatti risalgono alla tarda mattinata di ieri, 19 gennaio. Mentre la donna stava per salire a bordo della propria autovettura parcheggiata nei pressi dell’Ospedale San Camillo De Lellis, improvvisamente l’uomo le si è avvicinato, cercando di impedirle di salire a bordo. Nel contempo, nonostante le resistenze della donna, ha insistentemente cercato di palpeggiarla tentando anche di denudarsi, continuando fino a che la donna non è riuscita a salire a bordo del veicolo e ad avviare il motore dell’auto per poi allontanarsi, nonostante l’uomo tentasse di rincorrere l’auto.
Allertati dalla donna stessa, sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri. I militari giunti hanno perlustrato la zona riuscendo a rintracciare sempre nelle vicinanze dell’ospedale l’uomo autore della molestia, già noto alle forze dell’ordine poiché già nei mesi soccorsi si era reso responsabile di episodi di disturbo ai cittadini e molestie, arrivando finanche in alcune occasioni a denudarsi per strada anche in luoghi frequentati.
Al termine degli accertamenti investigativi necessari, l’uomo, irregolare sul territorio italiano e già destinatario, tra l’altro, di un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Rieti, è stato dichiarato in arresto, perché ritenuto responsabile di violenza sessuale.
Su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Rieti, lo stesso è stato portato, infine, in carcere a Rieti.
Vanno castrati.Fisicamente.Poi una gonfiatina al petto e via in galera a diventare la zoccola di tutti così vediamo quanto gli piace essere la vittima.Negri.
Ma che, ci sarebbe qualcuno disporso a introiare stemmerde? Ma in galera gli fanno la pelle, a sti bastardi.
Strano,pensavo che lo avessero sciroppato con un buon cocktail di psicofarmaci,e quando ben rintronato in carcere e poi scontata la pena sull’aereo del suo lurido paese di merda.