Preoccupante. Non capivo il perché della citazione della Cina 🇨🇳 nel discorso di Conte al Parlamento. Ora comincia a essere tutto più chiaro. https://t.co/azaktZ2z4E
— Antonio Zennaro (@zennaronews) January 20, 2021
7 pensieri su “Cina entra in Poste Italiane: Conte ci sta vendendo alla dittatura cinese”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Qualche magistrato che inizi ad intercettare i politici italiani no?
Tra via della seta, immigrazione di massa e svendita di infrastrutture importanti comincia ad essere sospetta la cosa.
Ma in realtà sarebbe il contrario, dicono i coglioni che “commentano” su merdwitter.
Non cambia nulla, perchè mai le poste italiane sarebbero interessate ad acquisire una società cinese specializzata nell’e-commerce tra Italia e Cina? l’unico motivo è per poter importare prodotti cinesi ancora più facilmente, cosa ci guadagnano le poste?
A parte che le società estere devono avere un intermediario cinese per poter entrare nel loro mercato, le società devono condividere i propri IP con la Cina stessa.
Si fanno i salti mortali per far inondare il mercato interno da rumenta cinese ed allo stesso tempo si ammazzano di tasse le nostre aziende.
E’ legittimo pensare ci possa essere un caso di corruzione.
Infatti, appunto coglioni. Il problema sono le loro aggressioni vigliacche e becere contro Zennaro.
Zaia ha invitato i leghisti a fare il vaccino,
perche dice che in Cina
grazie ad i vaccini hanno sconfitto il virus.
Come sara bella l’Italia, disinfettata dagli italioti,
Risorgera un nuovo Sacro Romano Impero|
Iniziamo dalle poste per poi svendere alla Cina anche circuiti e reti bancarie.
Cosicché pure i musi gialli potranno metter mani nelle nostre tasche.
Oppure in previsione di una futura guerra alla Cina, l’Italia potrebbe essere uno dei loro principali ostaggi,in quanto i traditori oltre a svendere i nostri IP governativi, avranno svenduto infrastrutture logistiche, linee di comunicazione governativa e persino la tecnologia militare.
Continuiamo a svendere tutte le nostre imprese pubbliche agli stranieri o affaristi improvvisati, come avviene dagli anni novanta con lo smantellamento dell’IRI.