Migliaia tunisini si preparano a salpare per l’Italia: Lamorgese cancella blocco navale

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Il governo Conte aveva annunciato un blocco navale della Tunisia per fermare l’ondata di sbarchi. Oggi, mentre in Tunisia infuriano le rivolte, anche stanotte centinaia di arresti, e quindi sarebbe urgente avere un piano per contenere l’esodo stile ‘albanese’, questo piano di blocco navale è finito nel cassetto. Se mai è esistito.

Nel 2020 il 42% dei migranti sbarcati proveniva proprio dal Paese nordafricano, le prospettive per il nuovo anno in tal senso non sono delle più rosee. Tuttavia il titolare del Viminale non ha fatto cenno a piani volti a contrastare il flusso proveniente da questa rotta migratoria. In tal senso a novembre era stata la stessa Lamorgese a lanciare l’idea di un piano che prevedeva, tra le altre cose, l’impiego delle navi nel canale di Sicilia. Chi si aspettava, nel suo discorso al Senato, un riferimento a quel piano è rimasto deluso: la proposta di novembre si è rivelata lettera morta. Rispetto ai rapporti con le autorità di Tunisi, gli unici cenni fatti dalla Lamorgese hanno riguardato i rimpatri: “Faremo 10 voli in più a settimana per i rimpatri” ha dichiarato il ministro.

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Ma proprio su questo fronte le insidie sono dietro l’angolo. Il governo anche in passato ha sempre provato a mostrare la volontà di rendere più facili i rimpatri, ma il risultato è tutt’altro che scontato: “Lo stesso ministro – ha dichiarato a IlGiornale.it il docente Marco Lombardi, presidente del gruppo di ricerca ItsTime – ha ricordato come il rimpatrio sia di fatto impossibile nella maggior parte dei casi, perché soggetto a degli accordi specifici con i Paesi da cui si parte. I quali fanno ovviamente orecchie da mercante”. I passi in avanti fatti con la Tunisia difficilmente potranno essere quindi risolutori. E soprattutto, ad oggi la vera emergenza da affrontare con Tunisi è relativa alla limitazione delle partenze. Argomento su cui però si è preferito forse sorvolare.

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In un contesto come quello attuale, Roma e Bruxelles si dividono forse quasi equamente le responsabilità. Da un lato il governo giallorosso ha investito politicamente troppo sull’Ue, dall’altro le istituzioni comunitarie hanno attuato linee controproducenti per l’Italia: “La povera ministra – è il commento di Marco Lombardi – appare in difficoltà nel riconoscere le pastoie europee che, augurandoci ogni bene, ci abbandonano a ogni male: l’intervento della Lamorgese è una accusa all’abbandono dell’Italia sul fronte immigrazione dai cosiddetti partner europei”. Il giudizio di Lombardi contro l’Ue è inflessibile: “La solidarietà europea è in realtà un grande fake, che serve solo per il buonismo elettorale”.

“Il ministro mi ha fatto pena, poverina – ha concluso Lombardi – Perché è nuda davanti alla protervia europea nei confronti della quale riconosce la necessità di avere una ‘logica costruttiva di compromesso’ e che ‘comunque dei passi avanti sono stati fatti’. Quel ‘comunque’ svela tutta l’impotenza dell’Italia nel confronto internazionale sul tema delle migrazioni, che sono l’arma più potente che gli europei hanno contro l’Italia medesima”. Errori da una parte ed errori dall’altra dunque. Resta però il fatto che l’immobilismo del governo giallorosso sulla questione migratoria è un eloquente dato di fatto. E il puntare tutto su un’improbabile solidarietà europea è il più grande “peccato originale” del Conte II.




Un pensiero su “Migliaia tunisini si preparano a salpare per l’Italia: Lamorgese cancella blocco navale”

  1. Ma no! Ma dai! Ma davvero? Tunisini! Cioè provenienti da paese dove questa SCRONDA GREMLIN immonda e il bibitaro infame si sono recati per farli smettere di mandarci i loro criminali scarcerati, pagandoli per il disturbo (non bastavano i 50 milioni elargiti aumma aumma per “aiuti umanitari pregressi”…) e ottenendo solo na bella pèreta, con annesso aumento di sbarchi!
    Non volendo pensare che ci troviamo davanti a dei completi idioti prsi a sciò sciò da questi beduini, allora è meglio pensare che i due disgraziati ci siano andati per mettersi d’accordo con i criminali del governo locale e far AUMENTARE le esportazioni dei criminali scarcerati comuni.
    Perchè è meglio essere considerati corrotti e traditori che cretini e piglianculo: perlomeno avrai una reputazione rispettabile quando ti daranno (speriamo) l’ergastolo!

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