Aiuti prima agli italiani, sindaco Lega dimesso dalle toghe rosse

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Non solo abbiamo un governo non eletto da nessuno, ma anche magistrati che costringono sindaci eletti alle dimissioni arrestandoli per avere portato avanti il proprio programma elettorale. Una chiara intimidazione rispetto a tutti quegli eletti che da oggi non potranno più, serenamente, aiutare gli italiani in Italia invece degli invasori. Siamo all’eversione di un potere dello Stato che impedisce al popolo di essere sovrano.

Ho sempre agito nell’esclusivo interesse della popolazione, cercando di aiutare tutti coloro che versavano in condizioni di difficoltà e facendo buon uso dei denari pubblici”. Così Michele Rosetta, sindaca di San Germano Vercellese sospesa dopo l’arresto nell’inchiesta sulla gestione degli aiuti per l’emergenza Covid.

La prima cittadina definisce le accuse nei suoi confronti “infondate, ingiuste e gratuitamente infamanti”. E, tramite il suo legale, l’avvocato Roberto Capra, annuncia le dimissioni da sindaco.

“Dopo molto tempo passato a prodigarmi per il bene pubblico è giunto il momento, per il rispetto che devo ai miei familiari è giunto il momento di concentrarmi nella difesa all’interno del processo che gli inquirenti vercellesi ritengono di voler portare avanti”, aggiunge tramite il suo avvocato Rosetta, “convinta di non aver mai posto in essere condotte illecite e di aver sempre rispettato i principi e le regole della gestione di ciò che è pubblico”.

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