Covid, in Germania si valutano ‘campi di concentramento’ per il ricovero forzato di positivi

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Con un’incidenza su sette giorni di 136 nuovi casi d’infezione ogni 100mila abitanti, i Länder tedeschi studiano nuove misure per costringere i propri cittadini al rispetto delle norme anti Covid-19. Tra di esse figura anche la creazione di strutture centralizzate per il ricovero forzato destinate ai recidivi della violazione dell’obbligo di quarantena o d’isolamento.

Tradotto: campi di concentramento per positivi.

Il Baden-Württemberg, al confine con la Svizzera, conferma per bocca di un portavoce la volontà di andare in questa direzione. Questi «luoghi d’isolamento», spiega, sarebbero «continuamente controllati da un servizio di sorveglianza». A tale scopo il Land avrebbe già selezionato due cliniche.

Lo Schleswig– Holstein medita invece di raccogliere i cittadini mostratisi a più riprese irrispettosi dell’ordine di quarantena o d’isolamento sui terreni di un penitenziario giovanile a Neumünster, fanno sapere fonti del parlamento locale al domenicale tedesco. La detenzione sarebbe però preceduta da un avvertimento della polizia.

Pensano infine a una struttura centralizzata anche il Brandeburgo e la Sassonia, che per il momento, per i casi più estremi, si appoggiano a ospedali o altre «istituzioni appropriate». Lo rivelano fonti dei rispettivi ministeri della Sanità.

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La capitale Berlino non esclude dal canto suo la possibilità di ricoveri forzati, «per esempio anche in un ospedale». Amburgo si limita invece a confermare che, in caso di necessità di un ricovero forzato, sussistono diverse possibilità. In Assia una struttura per il ricovero forzato è stata chiusa perché scarsamente utilizzata.

La Baviera, infine, segue la linea di dialogo (seppur muscolare) con la popolazione. Chi trasgredisce all’obbligo di quarantena o d’isolamento riceve un «energico avvertimento», spiega il locale ministero della Sanità, che precisa che anche le minacce di «isolamento forzato e multe» sono molto efficaci. Qui, il ricovero forzato è visto solo come un’extrema ratio e avverrebbe comunque «in ospedali chiusi o parti chiuse» degli stessi sotto responsabilità dei Comuni.

Al momento sono infatti questi ultimi che, di regola, si occupano in maniera decentralizzata e autonoma di far rispettare l’obbligo di quarantena o isolamento. Ciò avviene per mezzo di avvertimenti, multe salate e – come già oggi accade in casi estremi – con ricoveri forzati. I quattro Länder citati vorrebbero al contrario centralizzare questo compito.

La quarantena è la misura imposta a chi abbia avuto un contatto stretto con una persona dichiarata positiva al nuovo coronavirus o chi rientri da Paesi o aree a rischio. L’isolamento interessa invece i casi confermati. Entrambi prevedono il divieto generale di lasciare la propria abitazione o l’alloggio in cui ci si trova. Nel caso dell’isolamento impongono inoltre di mantenere le distanze dalle persone con cui si convive, ove possibile isolandosi in una stanza dedicata, e applicare precauzioni d’igiene rafforzata.

Al momento in Germania si contano circa 315mila casi attivi d’infezione da SARS-CoV-2, ossia almeno altrettante persone in isolamento o ricoverate.




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