Giorni fa l’’assessore regionale alla sicurezza, polizia locale ed immigrazione, Riccardo De Corato, ha commentato la morte avvenuta all’ospedale San Carlo di un uomo di 76 anni soccorso ieri mattina in via Fratelli Zoia, dove era stato visto da alcuni residenti della zona riverso sulla strada innevata:
Senzatetto di 76 anni muore di freddo per strada: a lui niente accoglienza in hotel
“Purtroppo continuano a causa del freddo i decessi dei clochard che dormono per le vie di Milano. Il fatto grave è che molti senzatetto preferiscono dormire per strada rischiando di morire di freddo piuttosto che andare nei ricoveri del Comune di Milano dove talvolta non trovano posto e se lo trovano rischiano di essere derubati dei pochi risparmi da senzatetto stranieri in molti casi clandestini. Sala e il centrosinistra – ha proseguito De Corato- hanno annunciato di voler realizzare nuove strutture per ospitare i senzatetto nel rispetto delle misure anti Covid, ma per ora la riduzione dei posti causata dalle norme che tengono conto della pandemia non è stata colmata dalla realizzazione di nuove strutture. L’episodio odierno ci fa capire come questo sia molto urgente e che bisogna assolutamente continuare a sostenere chi ha bisogno di aiuto soprattutto in un periodo complicato come l’attuale. Ma poiché stiamo parlando di un piano che prevede tra i 2 mila e i 2700 posti letto da allestire in caso di necessità, è indispensabile che si pensi anche alla sicurezza di questi ospiti. Spesso in questi ricoveri i clochard, non solo vengono derubati come dicevo pocanzi, ma vengono anche aggrediti e non di rado si scatenano episodi poco piacevoli. Tutto ciò spinge tanti di loro a dormire al freddo e al gelo nelle strade di Milano. Il Comune deve quindi occuparsi anche della loro sicurezza e prevedere un servizio di sorveglianza in questi luoghi di ricovero che può essere svolto da agenti della polizia locale e da agenti privati, servizi di societa’ di security destinati ai senzatetto”.
Ci sono molti italiani che dormono all’aperto piuttosto che andare nei centri di accoglienza del Comune di Milano perché c’è un’elevata presenza di stranieri negli storici centri che ospitavano i clochard.
Molti di loro muoiono fuori, di freddo, perché hanno paura di essere derubati. E’ quanto sta accadendo in questi anni nella città più moderna d’Italia.
In questi anni di crisi i senzatetto italiani sono in aumento ovunque. Sono oltre ventimila. Ma sono ‘vittime di serie b’. In tutta Italia. Soprattutto a Milano.
Dove in questi anni basta andare in giro di notte e guardare sotto i portici. E nulla è cambiato quest’anno.
“La situazione è drammatica, perché le temperature incominciano a calare e c’è tanto freddo. Abbiamo fatto alcune domande per un ricovero al coperto, ma purtroppo essendo italiani siamo presi in considerazione un po’ diversamente…”, raccontavano i senzatetto italiani intervistati.
“Quando sono andato a chiedere aiuto, ho detto che sono di Venezia e mi hanno risposto: ‘Perché non ritorni a casa?’. Su questo versante loro (gli stranieri, ndr) ci passano davanti, hanno una sorta di corsia preferenziale”.
I veneziani devono tornare a Venezia, gli africani non devono tornare in Africa. Il razzismo del Comune di Milano.
Milano: dormitorio rifiuta senzatetto italiani, solo migranti