L’EFSA pubblica un insieme di pareri scientifici in esito a richieste di valutazione di nuovi alimenti. Tra i pareri compare la prima valutazione completa di un prodotto proposto come alimento derivato da insetti. Le valutazioni EFSA in termini di sicurezza sono una tappa necessaria per la regolamentazione dei nuovi alimenti in quanto la sua consulenza scientifica affianca il lavoro degli enti europei e nazionali che autorizzano tali prodotti per il mercato europeo.
“Le formule a base di insetti possono essere ad elevato contenuto proteico, benché i livelli proteici utili possono risultare sovrastimati quando sia presente la chitina, una delle principali sostanze che compongono l’esoscheletro degli insetti. Un nodo fondamentale della valutazione è che molte allergie alimentari sono connesse alle proteine, per cui dobbiamo valutare anche se il consumo di insetti possa scatenare reazioni allergiche. Tali reazioni possono essere provocate dalla sensibilità individuale alle proteine di insetti, dalla reazione crociata con altri allergeni o da allergeni residuati da mangimi per insetti, ad esempio il glutine
È un lavoro impegnativo perché la qualità e la disponibilità dei dati varia, e c’è molta diversità tra una specie di insetti e l’altra”.
Ci sono anche ragioni non di natura scientifica che rendono impegnativo lo studio dei nuovi alimenti.
“La marea di richieste di valutazione comporta una notevole mole di lavoro e i termini di scadenza delle valutazioni sono talvolta troppo ravvicinati, soprattutto se le richieste mancano di dati scientifici essenziali”, ha aggiunto la dott.ssa Helle.
“Ma la collaborazione tra esperti è stimolante, ed è gratificante sapere di contribuire a salvaguardare la sicurezza dei nostri cibi”.
Al di là della valutazione dei rischi scientifici – La novità di usare insetti nei cibi ha suscitato grande interesse da parte del pubblico e dei media, per cui le valutazioni scientifiche dell’EFSA sono cruciali per i responsabili politici che debbono decidere se autorizzare o meno tali prodotti prima della loro immissione sul mercato dell’UE.
Giovanni Sogari, ricercatore in ambito sociale e consumeristico all’Università di Parma, ha commentato: “Ci sono ragioni derivanti dalle nostre esperienze sociali e culturali, il cosiddetto ‘fattore disgusto’, che rendono il pensiero di mangiare insetti repellente per molti Europei. Con il tempo e l’esposizione tali atteggiamenti potranno mutare“.
Mario Mazzocchi, esperto di statistica economica e docente presso l’Università di Bologna, ha affermato: “Ci sono chiari vantaggi ambientali ed economici nel sostituire le fonti tradizionali di proteine animali con quelle che richiedono meno mangime, producono meno rifiuti e provocano meno emissioni di gas serra. L’abbassamento di costi e prezzi potrebbe migliorare la disponibilità di alimenti, mentre la nuova domanda creerà nuove opportunità economiche, che potrebbero però interferire con i settori esistenti”.
Gli scienziati EFSA continueranno a inserire le numerose richieste di valutazione di nuovi alimenti nella loro agenda, mentre i responsabili delle decisioni a Bruxelles e nelle capitali nazionali decideranno se tali alimenti debbano essere autorizzati per finire nei piatti europei. In definitiva i consumatori potranno scegliere con fiducia ciò che mangiano, ben sapendo che la relativa sicurezza è stata accuratamente verificata.
Secondo questi sciroccati l’unica popolazione ad avere sviluppato una civiltà tecnologica dovrebbe essere iniziata ad abitudini alimentari – e non solo – di chi, senza di noi, sarebbe ancora nelle capanne di fango.
Il motivo è ovvio: la globalizzazione ha ridotto le risorse, qualcuno deve mangiare meno.
Gli insetti cotti sono piuttosto buoni, croccanti, apportano molte ma molte più proteine di una fetta di carne (circa 60 gr di proteine per 100 gr di prodotto, una bomba!) e non sono dannosi per l’organismo. Qua da me non si trovano ma appena arrivano ne faccio incetta. Per chi pratica sollevamento pesi sono una manna dal cielo, più forza e muscoli senza appesantirsi con le solite proteine in polvere supercostose e carnazze di dubbia provenienza.
So che possono fare schifo ma quelli imbustati hanno un buon sapore, mandorle e nocciole tanto per intenderci. E cmq potete condirli come volete.
Sarà come dici ma piuttosto campo di bacche!!Comunque se li possono ficcare in culo!Le diano ai loro figli le tarantole fritte o gli scorpioni!!Se scarseggiasse il cibo si riducano gli africani, non noi a mangiare vermi e bacherozzi!!!
Qua non è questione di mangiare STAMMERDA perchè scarseggia il cibo (tanto più che gli stessi BASTARDI dei FAO e ONU che la stanno promuovendo si lamentano che c’è SOVRAPPRODUZIONE di carne: che, se si volesse davvero, anzichè mandarla al macero la si darebbe a chi non ha nulla), ma per AVVILIRE la gente a condizioni SUBUMANE sullo stile del 3° mondo (che poi riguarda perlopiù i paesi orientali: in Africa stammerda non la mangiano, tolti popoli dell’area boscimana sudafricana). Una volta mangiata STAMMERDA, quasliasi altro abbrutimento subumano primitivoide è lecito, rendendo il soggetto ancora più controllabile e ricattabile.
Grandeeee!!!!
Ma vai a cagare Adolf che ci hai dato il voltastomaco!!!
Voi siete liberi di venderli, io sono liberissimo di non comprarli, ho comprato 2 kg di filetto, ottimo, di vacca di montagna, giuro 40 euro, ovvero 20 euro al kilo, qualcuno riesce a fare meglio?, i froci comunisti si possono sucare le larve
Eh, qua c’è aria che li imporranno… Qua se non li eliminiamo, imporranno di tutto e dovremo sorbircelo.
Oggi ho mangiato dei gamberi che avevano molte più zampe di una cavalletta. Comunque alla bistecca non rinuncio.
Si, i crostacei sono molto simili esteticamente ad insetti e aracnidi ma hanno della carne e non un impiastro giallognolo dentro!
Io abito in una città di mare, se per questo mangio anche granchi aragoste, e gli astici, ma di piu’ preferisco la vecchia pelosa…. magari giovane!… chi ha orecchio per intendere, intenda, ripeto le robe larvose se le sucassero i finocchi
una delle notizie piu’ divertenti di oggi…. …che tuttavia svela un particolare: in europa vogliono piu italiani di tradizioni africane.
e cmq non vedo l’ora di vedere una boldrini che reclamizza il nuovo cibo! 🤣😂🤣😂😂🤣😂
Immagino che a un italiano risulti stomachevole. Io li mangerei solo per via, come già detto, che sono una potenza per incrementare massa magra. Meglio gli insetti degli steroidi. Ma noto che qua di palestrati non ce ne stanno. Più che altro mangiapizze, mangiaspaghetti e mangiababba’. No problem. Io mangio insetti, voi la pizza.
caro adolf, ognuno e’ libero di mangiare quello che desidera, ma predicare di abituarci ad alterche abitudini mi pare eccessivo.
Caro joshua, siete già abituati ad alterche abitudini 😂😂😂 (anche se non ve ne rendete più conto…)
Non seccarti, “atolf”… Meglio un mangiaspaghetti/mangiapizza (sui babbà, anzi, babà, si potrà pur discutere) che un mangia-vermi.
Hanno capito che dall’alto possono imporre qualsiasi cosa.
Anche distruggere l’eccellente gastronomia italiana facendoci mangiare insetti con la scusa che siamo troppi su questo pianeta.
Io me ne sbatto… sono i negri che dovrebbero darsi una regolata sono loro a riprodursi come ratti.
Non devono essere i bianchi a pagare per le colpe di questa massa di ritardati geneticamente tarati.
No: non perchè “siamo troppi”, bensì per motivi di soggezione. Mangiare il verme, l’insetto, rende psicologicamente simili a essei (“sei quello che mangi”), agli occhi dei globalisti che vogliono imporli. Anche perchè, una volta iniziati a mangiarli, s’è rotto uno dei tanti tabù con la cui rottura vogliono creare automi sempre più acritici, ricattabili e quindi controllabili. E non è nemmeno il caso di ipotizzare che sarebbe un altro modo in cui vorrebbero abituarci ai futuri padroni orientali. Il motivo è dunque più “raffinato” di quanto possa pensare qualcuno.
Ho esposto la prima riluttanza verso le loro teorie.
Vogliono renderci degli insettoidi.
Solo Dio può aiutarci a liberarci di questi empi.
Sicuramente bisogna ridurre il consumo delle carni, non sostituirlo a quello degli insetti. Che tra l’altro è un’abitudine alimentare non europea.
Vi faranno mangiare gli insetti con la scusa dell’ambiente. Vedrete. Io, finché consentiranno gli allevamenti, continuerò a consumare maiale e derivati.
Ma posso ben immaginare un futuro cupo, con i bianchi ridotti ormai ad una frazione della popolazione europea, dove negritudine, semitismo, ed europeismo idiota dei sedicenti ‘diritti umani ed ambientali’, si alleino per impedire tutto questo.
Potrebbero decidere di sfruttare i morti x pridurre vermi e commercializzarli, VAFFANCULO EUROPA DI MERDA LECCANEGRI!!!!
Personalmente tra un piatto di ratti cucinati alla piastra o di cagnotti,preferisco un piatto di tagliatelle con ragù alla Bolognese.Alla faccia della Ursula,della scorreggiona tedesca e sopratutto di Mortadella.
Su, non litigate. Questa è la tipica cagata della scuola di Francoforte. Destabilizzano e destrutturano i contenuti della nostra civiltà per attaccarci, utilizzando tra l’altro minchiate sempre più colossali. Il pianeta è un sistema a risorse “finite”. Ovvio che non possiamo continuare a sfruttarlo all’infinito. Quindi ci vorrebbe saggezza, e sapete che per me saggezza è sterminare tutte le altre scimmie del prato ed amministrare con oculatezza fino a che non riusciremo ad arrivare alle “stelle”. Queste “minchiate” ambientaliste sono il corollario alla situazione assurda in cui ci hanno costretto. Non sono un palestrato ma sono un amante dell’attività fisica e della “libertà”: ognuno dovrebbe essere libero di scegliere la proteina che preferisce anche se vi consiglio i miei ganascini (porco o mucca) stracotti, magari con una bella polenta. Ma domani la polenta potrei proporvela con fegatini/cuoricini e durelli di pollo (con triplo tempo di cottura, “tricky”). E dopodomani “fiorentina”. Appena scottata. Muggisce ancora.
Giovedì gnocchi.
Sono le nostre discussioni sul sesso degli angeli che hanno permesso il femminismo, il cazzo di lockdown in cui ci troviamo e le “minchiate ambientaliste”.
Chiunque pensa che la EU sia una cazzata alzi la mano, magari con un sampietrino. E tanto dovrebbe bastarci. Se vogliamo salvarci.