Loggia P2, in lista iscritti confermato Aldo Arcuri

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Sono documenti ufficiali del Parlamento consultabili sia a Montecitorio che al Senato.

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“Archiviati” o “assolti” dai vari organi di controllo disciplinate interni (alcuni piduisti ricorsero pure al Tar) a cui erano sottoposti, nel senso che potevano proseguire la loro attività professionale nella pubblica amministrazione e in attesa del giudizio della magistratura.
Il che non rappresentava un atto governativo che “cassava” automaticamente i loro nomi dalle liste della P2. A cui seguì una commissione di tre saggi composta da Aldo Sandulli, Vezio Crisafulli e Lionello Levi Sandri anch’essa impegnata a verificare se i piduisti avessero tradito il giuramento di fedeltà allo Stato per il venerabile Gelli.

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Ma una volta superata l’ostilità dei partiti di governo a mettere una pietra sopra allo scandalo e mentre la maggioranza degli iscritti puntavano a sostenere la completa inattendibilità e falsità delle liste gelliane, toccherà alla Commissione parlamentare sulla P2 presieduta da Tina Anselmi (dicembre 2021-luglio 1984) di verificarne invece l’autenticità e pericolosità della loggia di Gelli e dei suoi adepti.

E nell’ampia documentazione prodotta dalla commissione, oggi consultabile presso la biblioteca di Montecitorio, nell’elenco originale degli iscritti alla Loggia P2 il nome di Aldo Arcuri appare al quarto posto nella seconda pagina. Tant’è, senza mettere in discussione l’onorabilità del padre del super commissario Domenico Arcuri.