PRETE CARITAS PATTEGGIA 4 ANNI DI CARCERE: “DIO MI HA MANDATO I NERI PER FARE SOLDI”, A LETTO COI PROFUGHI

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Padre Antonio Zanotti, 73 anni, arrestato e ai domiciliari dal 16 giugno, ha chiesto di patteggiare 4 anni e ha il consenso del pm Fabrizio Gaverini, che ha ereditato il fascicolo dal collega Davide Palmieri.

E’ il fondatore di una galassia di centri di accoglienza che negli ultimi anni si è lanciata nel business degli immigrati, in questo caso la cooperativa Rinnovamento di Antegnate. Con lui la presidente della cooperativa, Anna Maria Preceruti, 58 anni, pavese, e Giovanni Trezzi, 38 anni, di Crema, gestore di diversi centri. Anche loro erano finiti ai domiciliari e chiedono di patteggiare pene di qualche mese più basse.

Tutti e tre sono accusati di aver truffato lo Stato, dal 2017 a settembre 2018, percependo per la cooperativa 126.616 euro di rimborsi per spese rendicontate ma non del tutto sostenute. O, per esempio, facendo comparire presenti migranti che se ne erano già andati. Cercati, non è stato possibile parlare con i loro avvocati.

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I carabinieri del Nucleo investigativo erano partiti dalla violenza subita da un’operatrice della comunità di accoglienza per profughi di Fontanella, gestita dalla stessa coop, da parte di un ospite:

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Era il 2017, raccontò che quella notte era sola con gli ospiti. I carabinieri hanno voluto vederci chiaro su come le strutture venissero gestite, soprattutto se i soldi che la prefettura dava per ogni migrante (34 euro al giorno) fossero regolarmente utilizzati.

Si è aperto un mondo, tra difficoltà, tensioni e presunti aggiustamenti delle rendicontazioni in uno stato di emergenza per i continui sbarchi, dal 2014 e ancora in quell’anno. Dalla Rinnovamento, l’indagine si è estesa anche ad altre cooperative, fino ai nomi noti del mondo dell’accoglienza come Ruah e Diakonia di Caritas (filone a parte)ò.

Del primo filone il personaggio centrale è, appunto, padre Zanotti, frate cappuccino di Spirano. È emersa la personalità carismatica, nelle intercettazioni parlava della sua capacità imprenditoriale nel cogliere gli affari. Le cimici piazzate dagli investigatori hanno captano le parole di chi è al comando e sa di esserlo: «Non mi devono contestare su niente». Ripercorrendo le difficoltà nella gestione di alcune strutture, nel dicembre 2018 disse, intercettato: «Poi Dio mi ha mandato quelli di colore», disse a inizio 2018.

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