La banda delle mascherine, intercettazioni: “Ho il numero di Arcuri, l’appalto sarà nostro”

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“Io c’ho il numero di Arcuri…La gara la vinciamo noi”. Emerge anche questo dalle intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate dalla Guardia di Finanza su ordine della Procura di Roma che sta indagando per traffico di influenze. L’articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano descrive una sorta di cricca che cercherebbe di fare affari sulle provvigioni di dispositivi medici, mascherine e test rapidi.

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Le intercettazioni coinvolgono il trader ecuadoriano Jorge Solis, il titolare della Sunsky srl Andrea Tommasi, il banchiere sammarinese Daniele Guidi e il mediatore Mario Benotti. Come scrive il Fatto Quotidiano, per i magistrati le forniture sarebbero state “intermediate illecitamente da Benotti che ha concretamente sfruttato la personale conoscenza” del commissario Arcuri che non è, però, indagato. Con i milioni incassati dalle provvigioni, gli indagati avrebbero acquistato barche, Lamborghini, Rolex e altri beni di lusso. Secondo i loro legali si tratta solo di “sfizi di chi ha portato a termine l’affare della vita”.




6 pensieri su “La banda delle mascherine, intercettazioni: “Ho il numero di Arcuri, l’appalto sarà nostro””

  1. Questa fine faranno i miliardi della ue recovery plan…. andranno in tasca ai soliti noti, e agli italiani tocchera’ pagando le tasse restituirli, non e’ che uno poi pensa che la ue ci regali i suoi soldi!

    1. Tristemente vero.
      Noi abbiamo invece le case piene di scorte di mascherine rigorosamente “made in Cina”.

      1. Io non ne ho comprata manco una, uso quelle lavabili datemi in ditta, col cazzo che compro straccetti inutili di tasca mia!😎😎😎

        1. Mica le ho comprate io.
          Vivo con gente che tutto il giorno vive di tv Rai-Mediaset.
          Fosse per me, andrebbe bene anche un calzino vecchio.
          Le maschere di stoffa credo siano più igienici perché traspiranti.

  2. La peggior Lega, col peggior segretario della peggior destra italiana di sempre. Povero me, dove andrò mai a sbattere la testa alle prossime elezioni?

    1. Se non hai intenzione di votare nessuno, credo sia meglio non rimanere a casa lasciando scheda bianca.
      (Quest’ultima potrebbe essere usata per eventuale broglio).
      Bisognerebbe recarsi al seggio e farla invalidare dichiarando da libero cittadino di non sentirsi rappresentato dai partiti dell’arco costituzionale.

I commenti sono chiusi.