In tutti questi anni c’hanno raccontato che i clandestini finiscono nei ‘lager libici’ prima di partire per l’Italia.
Ora, a parte che sarebbe come dire che gli ebrei hanno preso i treni per Auschwitz volontariamente, pagando il biglietto, visto che questi in Libia ci vanno per imbarcarsi a pagamento, non certo deportati, la realtà libica non è mai stata ‘infernale’.
Ce lo hanno raccontato gli stessi immigrati. Come in questo video durante una rivolta nel centro accoglienza di Cona prima che Salvini lo chiudesse:
A proposito, ora il PD avrebbe idea di riaprirlo, il centro di Cona.
Tornando alla Libia. Quando qualcuno vi racconta di poveri ‘profughi’ in fuga, ricordate sempre che a parte qualche oligarca, non è mai fuggito nemmeno un libico. In Libia ci vanno i nigeriani (pakistani, bengalesi, senegalesi, marocchini etc..) per imbarcarsi: non fuggono il caos, lo sfruttano per venire a romperci i coglioni. Pagando.
In Libia c’ero per lavoro .Mi trovavo in Cirenaica e da li ne vedevo di negri in giro.Nessuno di loro faceva il casino che c’è in italia,ma lavoravano tutti in attesa di imbarcarsi.Le donne a fare le puttane e quando sono piene come uova vengono a partorire da noi.Chi non è mai stato in Libia non può sapere ne conoscere se non le ha viste con i propri occhi queste cose.Ed allora parla a vanvera raccontando minkiate.