Le 36 scuole di Milano dove gli italiani sono minoranza: si insegna in Arabo – VIDEO

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Fino a che erano aperte, erano trentasei le scuole primarie e medie statali di Milano in cui gli alunni stranieri sono più di quelli italiani. Senza contare zingari e ‘italiani’ di carta. Un’invasione: 23 scuole elementari e in 13 secondarie dove gli italiani sono in minoranza.

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Eclatante, su tutti, il caso dell’istituto in via Pier Alessandro Paravia, in zona San Siro. Qui, infatti, su un totale di 126 iscritti, 115 sono figli di extracomunitari. Insomma, il 91,3% è straniero. Gli altri, di certo, non saranno veri italiani:

Milano, a scuola si insegna in arabo perché figli immigrati non capiscono l’italiano

Il caso è stato sollevato, con un interrogazione a Palazzo Marino, dalla consigliere comunale ed europarlamentare della Lega Silvia Sardone: “Dai dati che ho ricevuto dall’assessorato all’Istruzione in risposta a una mia interrogazione comunale, ho scoperto che in ben 36 scuole di Milano (23 elementari e 13 medie) il numero degli alunni stranieri supera quello degli italiani. Cifre che, oltre alle dichiarazioni di facciata del sindaco Giuseppe Sala, dovrebbero far riflettere e approfondire la questione perché ne va della formazione e dell’istruzione dei bambini. È assurdo che tra i banchi di scuola gli italiani spesso e volentieri si sentano gli stranieri della classe, nonostante si trovino nella propria città. Il rischio concreto, ovviamente, è che i programmi rallentino a danno di tutti”.

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“A Milano ci sono 63 scuole primarie e 39 medie dove la percentuale degli stranieri supera il 30%, con un aumento evidente rispetto allo scorso anno scolastico, quando se ne contavano rispettivamente 58 e 28. Ci sono tre elementari dove le percentuali di stranieri superano addirittura il 70% e in un caso si arriva anche al 91%, mentre per quanto riguarda le medie si supera una volta il 70% e una volta l’80%”. E ancora: “Nel dettaglio, tra le scuole più multietniche di Milano troviamo quelle di via Paravia, dove gli stranieri sono il 91,3% (di cui il 46% non è nemmeno nato in Italia), di piazza Gasparri (77% di stranieri), di via Ravenna (73%): tutte periferie a maggioranza extracomunitaria, dove gli italiani per strada o sui mezzi pubblici si contano sulle dita di una mano ed inevitabilmente anche le scuole finiscono per ghettizzarsi. Per quanto riguarda le medie, alla Vincenzo Russo si tocca l’85% di stranieri, in via Crespi il 70% e in via De Rossi il 69%: scuole dove meno della metà degli alunni sono nati in Italia”.

“Da questi numeri si evince una cosa molto evidente e chiara: il multiculturalismo sfrenato tanto caro alla sinistra non serve all’integrazione, ma semmai la complica perché livella verso il basso l’istruzione e questo è molto pericoloso perché la formazione dei bambini comincia proprio coi primi anni di scuola. Lo scorso marzo il sindaco Sala si era accorto che un sistema del genere non poteva oggettivamente reggere, dimenticandosi però se i numeri sono questi è anche a causa delle politiche immigrazioniste sue e del suo predecessore Pisapia: è passato un anno e le percentuali di stranieri nelle scuole continuano a lievitare, forse quando gli italiani spariranno completamente per iscriversi negli istituti privati il sindaco interverrà?”, chiosa Silvia Sardone.

E Milano è solo la punta dell’iceberg. L’Italia è invasa. La vera invasione è quella silenziosa dei famigerati ricongiungimenti familiari: 200mila l’anno. Così ci stanno sostituendo.

Ancora Sardone:”È assurdo che tra i banchi di scuola gli italiani spesso e volentieri si sentano gli stranieri della classe, nonostante si trovino nella propria città. Il rischio concreto, ovviamente, è che i programmi rallentino a danno di tutti. Il multiculturalismo sfrenato tanto caro alla sinistra non serve all’integrazione, ma semmai la complica perché livella verso il basso l’istruzione e questo è molto pericoloso!”.

Il problema non si risolve sparpagliandoli. Si risolve non facendoli entrare. Ci stanno invadendo.




4 pensieri su “Le 36 scuole di Milano dove gli italiani sono minoranza: si insegna in Arabo – VIDEO”

  1. Classificarli politici energici all’opposizione mi pare davvero una bestemmia. Formano un’unica banda di delinquenti che si alternano. Ormai l’ hanno capito anche i sassi.

    1. Alla fine quale cultura devono rimpiazzare.
      Se non la non-cultura atlantista e post sessantottina dal secondo dopoguerra in poi. 🤔

I commenti sono chiusi.