Friuli: 150 mila euro per ripulire i boschi dalla cacca dei clandestini

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“Plaudo all’iniziativa dell’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, per le risorse stanziate a favore della pulizia dei boschi a seguito del passaggio degli immigrati irregolari. Anche se l’anno volge al termine, purtroppo le problematiche che siamo costretti ad affrontare sono sempre le medesime e hanno come responsabile l’Esecutivo nazionale giallorosso e le loro scellerate politiche in materia di immigrazione”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, commentando lo stanziamento di 150mila euro introdotto in Stabilità regionale per la pulizia dei boschi interessati dalla rotta balcanica.

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In particolare, Bernardis aggiunge: “Ancora una volta il costo dell’inefficienza del Governo nazionale ricade sulle spalle dei contribuenti del Friuli Venezia Giulia. Non gli immigrati entrano illegalmente in Italia ma si permettono anche di abbandonare abusivamente rifiuti, oltreché vestiti, cianfrusaglie varie e documenti per non essere identificati, nel mezzo dei boschi della nostra regione e poi tocca a noi fare pulizia con risorse proprie poiché da Roma fanno orecchie da mercante”.

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“Le risorse stanziate ai Comuni di Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle, Sgonico e Trieste sono un primo importante segnale della Regione anche se la competenza in materia è dello Stato. Comunque – continua l’esponente del Carroccio – visto che sono molteplici le aree della nostra regione che, a causa dell’incessante passaggio di clandestini, sono diventate delle discariche a cielo aperto, per esempio la cosiddetta “jungle” di Gorizia, ovvero le rive del parco sull’Isonzo del quartiere di Campagnuzza, oppure l’areale di Oslavia o i filari di Dolegna del Collio e senza dimenticare diversi boschi del tarvisiano, sarebbe auspicabile un celere ravvedimento da parte del Governo con lo stanziamento delle risorse necessarie alla pulizia anche di queste zone”.

“Invece di impiegare le donne e gli uomini in divisa per sanzionare gli italiani che avrebbero voluto passare le festività natalizie con i propri cari, mi permetto di suggerire al ministro degli Interni, Luciana Larmorgese, di prevedere maggiori controlli e intensificare la presenza delle Forze dell’ordine lungo la fascia confinaria della nostra regione, soprattutto nei luoghi meno accessibili, per prevenire ingressi di immigrati clandestini in Italia e mettere fine al vergognoso business della rotta balcanica” conclude la nota del consigliere regionale Diego Bernardis.




4 pensieri su “Friuli: 150 mila euro per ripulire i boschi dalla cacca dei clandestini”

  1. Mentre salvini affermava di aver fermato gli sbarchi via mare su fb, gli contestavo le rotte balcaniche nonché gli arrivi via terra da ovest, Spagna-Francia.
    È meglio che stia zitto il suo compagno di merende. Chissà che fine faranno i soldi che chiede.

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